Cani randagi, interrogazione
(5 feb) Un'interrogazione sul servizio di accalappiamento e custodia dei cani randagi. Sono le consigliere del gruppo di minoranza Vigliano Domani, Cristina Vazzoler e Cinzia Pezzin, a chiedere alla giunta comunale di Viaglio di poter discutere di questo tema al prossimo consiglio comunale (la cui data è ancora da fissare). Un'interrogazione sul servizio di accalappiamento e custodia dei cani randagi. Sono le consigliere del gruppo di minoranza Vigliano Domani, Cristina Vazzoler e Cinzia Pezzin, a chiedere alla giunta comunale di Viaglio di poter discutere di questo tema al prossimo consiglio comunale (la cui data è ancora da fissare). «Il Comune di Vigliano - racconta la capogruppo Vazzoler - da quando non fa più parte del Consorzio dei Comuni biellesi che forniva il servizio di accalappiamento e di custodia dei cani randagi ha provveduto, nel mese di luglio, ad affidare tale servizio ad una struttura privata, la cooperativa sociale onlus I giganti dell'Andriana. Vorremmo sapere pertanto se la struttura convenzionata possieda i requisiti richiesti dalle leggi regionali e, in particolare, l'autorizzazione sanitaria obbligatoria, in quale modo vengano garantite le attività che aumentano l'adottabilità dei cani e quali siano gli orari di apertura al pubblico (si fa presente che tale canile non è facile da trovare perché non esistono indicazioni stradali)».
Vazzoler chiede anche se il sindaco, Luca Sangalli, essendo responsabile dei cani prelevati sul territorio e collocati in una struttura che si trova in un altro Comune (Sandigliano), abbia informato l'Asl del trasferimento degli stessi e se sappia comunicare i risultati ottenuti e lo stato di benessere degli animali.
«Siccome ci risulta che la struttura scelta è priva di reparto sanitario (obbligatorio per legge) per poter isolare i cani per dieci giorni dal momento del loro ritrovamento - conclude Cristina Vazzoler - riteniamo che la delibera di giunta del 20 luglio 2009 con la quale è stato affidato il servizio non sia conforme alle leggi vigenti. Ciò ci stupisce, vista la competenza del sindaco sul tema delle normative di legge».
5 febbraio 2010