Cossato taglia i fondi alla Resistenza

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(15 feb) Mercoledì scorso, la giunta comunale ha deliberato di recedere dall’associazione Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli Cino Moscatelli: il costo dell’adesione nel 2009 era di meno di un decimo di centesimo per abitante, pari a 1200 euro. Mercoledì scorso, la giunta comunale ha deliberato di recedere dall’associazione Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli Cino Moscatelli: il costo dell’adesione nel 2009 era di meno di un decimo di centesimo per abitante, pari a 1200 euro. Ed è subito scoppiata la polemica. «E’ stata una scelta che rientra in un discorso di risparmio generale. Nelle scorse settimane, avevamo deciso il recesso anche dall’Aiccr e dalla Lega per le autonomie locali. Per tutte quante, si partirà dal 1° gennaio 2011 - spiega il sindaco Corradino -. Abbiamo anche deciso risparmi sulle riviste in abbonamento nella biblioteca. Il tutto nell’ottica di fare di più nel sociale, visto che le richieste delle famiglie in difficoltà sono in continuo crescendo. Noi continueremo ad appoggiare l’Anpi locale, alla quale abbiamo destinato, di recente, una nuova sede ampia e funzionale in modo gratuito». Indignata Mariangela Franzoni, capogruppo del Pd in consiglio: «Sulla Resistenza si fonda la nostra democrazia: non solo non bisogna dimenticare i portavoce di quelli che hanno vissuto quel periodo, ma occorre che i giovani di oggi sappiano quanto è successo e ne tengano conto. E’ un fatto vergognoso, originato non da motivi economici, ma da scelte politiche. La Lega oggi può governare grazie alla Resistenza e alla libertà riconquistata e lo fa, proprio mentre Fini rinnega la stagione del fascismo. Così si vuole infrangere l’unità d’Italia ed i principi di libertà e di democrazia. Spero che la gente comprenda e si soffermi su queste cose». Elio Panozzo, presidente dell’Anpi di Cossato, delegato del Comune in seno all’istituto, del quale è revisore dei conti, commenta: «Spero che, nel corso dell’anno, la giunta ci ripensi. Proprio mercoledì, in occasione della Giornata della memoria, celebrata a Biella, il sindaco Dino Gentile, dopo aver ricordato che la città è medaglia d’oro per la Resistenza, ha affermato che Biella continuerà a pagare il contributo annuale all’istituto. E’ giusto farlo per il lavoro egregio che viene svolto con serietà e precisione, organizzando ricerche e conferenze». Infine, l’ex assessore comunale e provinciale Marco Abate, figlio di Ezio, storico sindaco della città e strenuo antifascista: «Questa giunta è dannosa alla nostra città. Lo ha già dimostrato in più occasioni, non mi stupisco più di tanto, visto che la loro forza è l’arroganza, negare questo contributo ha un significato ben preciso. Io spero che ci siano i tempi ed i modi per convincerli a cambiare idea, anche perché, in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo, c’è necessità di coesione sociale e non di prese di posizione di parte. Sono un iscritto all’Anpi perché credo che noi tutti dobbiamo qualcosa a chi, con il proprio sacrificio, ha fatto sì che potessimo vivere in libertà».

15 febbraio 2010

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