Da tutto il mondo per pulire il Biellese
(21 giu) Legambiente ripropone anche per il 2010 la coinvolgente esperienza, avviata negli scorsi anni, dei campi di volontariato internazionale organizzandone cinque sul territorio della Provincia di Biella: vi parteciperanno circa un centinaio di giovani (prevalentemente di età compresa fra i 18 e i 25 anni) provenienti da tutto il mondo (Europa, America, Asia, eccetera). In ogni realtà locale, che ospiterà il campo, si sono formati gruppi di coordinamento composti da: amministratori, esponenti della cultura locale, associazioni del territorio, Pro loco, gruppi di Protezione Civile e A.i.b, singoli cittadini giovani e meno giovani. I campi saranno aperti, da giungo ad agosto. Legambiente ripropone anche per il 2010 la coinvolgente esperienza, avviata negli scorsi anni, dei campi di volontariato internazionale organizzandone cinque sul territorio della Provincia di Biella: vi parteciperanno circa un centinaio di giovani (prevalentemente di età compresa fra i 18 e i 25 anni) provenienti da tutto il mondo (Europa, America, Asia, eccetera). In ogni realtà locale, che ospiterà il campo, si sono formati gruppi di coordinamento composti da: amministratori, esponenti della cultura locale, associazioni del territorio, Pro loco, gruppi di Protezione Civile e A.i.b, singoli cittadini giovani e meno giovani. I campi saranno aperti, da giungo ad agosto.
L’obiettivo di questi gruppi di lavoro è quello di preparare e pianificare in ogni suo aspetto il soggiorno dei volontari internazionali: accoglienza ed ospitalità, diffusione e conoscenza della cultura locale, organizzare il lavoro volontario per ripristinare la mulattiere e i sentieri.
L’esperienza degli scorsi anni ha dimostrato che il contributo “materiale” è stato compensato da un forte e significativo scambio relazionale e culturale: tant’è che alcuni giovani volontari, presenti negli scorsi anni, ritorneranno per assumersi nuove responsabilità verso il Biellese.
Legambiente offre la possibilità ad alcuni giovani locali (due posti per campo) di condividere l’esperienza del campo a stretto contatto con i giovani internazionali: lavoro sui sentieri, coinvolgimento nelle dinamiche relazionali e acquisizioni di aspetti culturali del luogo. Sono quindi stati coinvolti presidi e direttori didattici delle scuole superiori, visto il progetto che per i giovani ha una forte rilevanza formativa sul piano umano, sociale e culturale. Attraverso una serie di assemblee sono stati individuati dei ragazzi locali (13/15) che saranno inseriti nei campi insieme ai volontari internazionali.
Le esperienze si svilupperanno su tre temi correlati tra loro. Primo, il lavoro: volontari internazionali e locali collaboreranno per ripristinare, pulire, tracciare e sistemare i sentieri (caratteristici del paesaggio montano) nei territori dei Comuni che ospitano i campi che, per l’incuria e l’abbandono sono diventati infrequentabili. Obiettivo; valorizzazione il patrimonio locale e culturale operando sulla manutenzione di infrastrutture di arredo urbano. Le attività di lavoro sono state individuate dopo una valutazione collegiale, a cui hanno partecipato residenti (spesso privati cittadini), associazioni territoriali, amministrazioni locali e operatori di Legambiente. Due, la Cultura: far conoscere ai volontari internazionali/locali la stessa comunità locale e il territorio in cui è inserita: le relazioni umane, i prodotti tipici e locali, il patrimonio artistico e i beni culturali, la storia. A tale fine sono state avviate specifiche collaborazioni con gli Ecomusei, le Comunità Montane. Terzo, la Comunità: i volontari si occuperanno dei problemi, delle relazioni e dell’organizzazione spazio-temporale della vita comunitaria stessa dei 15 giorni del campo e della sua interazione con il contesto della comunità. Lo scopo è di realizzzare un’interazione che abbia l’obiettivo di facilitare i rapporti tra le persone riscoprendo i valori di convivenza, amicizia, rispetto dell’altro nonché del senso dell’volontariato per una cittadinanza attiva.
«Siamo consapevoli che queste esperienze di campi di volontariato internazionale promuoveranno sul piano più generale il territorio biellese anche da un punto di vista della cultura e del turismo - spiega Alfiero Staffolani, tra gli organizzatori del progetto, per Legambiente -. Della stessa pratica del volontariato attivo non solo ai fini ambientali, ma quale valore civile e sociale; dell’educazione alle pratiche di sostenibilità ambientale (riciclaggio, raccolta differenziata, acquisto dei prodotti locali a chilometri zero, uso dei trasporti collettivi, risparmio energetico, contenimento degli sprechi.); della prevenzione e sensibilizzazione degli incendi boschivi e della cittadinanza attiva grazie alla collaborazione con i vari gruppi di protezione civile». Un importante contributo in servizi erogati sarà assicurato dal Centro Servizi per il Volontariato di Biella.
21 giugno 2010