Carbonizzata nell'auto a Curino Fermato presunto omicida
(7 lug) La donna il cui cadavere è stato trovato ieri a Curino nel Biellese bruciato in un'auto data alle fiamme doveva incontrarsi con persone con le quali era o doveva entrare in affari. E' attraverso la ricostruzione dell'ultima giornata di vita di Rosangela De Donà, 58 anni, di Gattinara, che i carabinieri di Vercelli, Borgosesia e Biella stanno cercando di capire l'accaduto e di trovare il responsabile o i responsabili della sua morte. Diverse le persone ascoltate e oggi i militari hanno confermato l'indiscrezione diffusasi ieri sera per cui ci sarebbe anche un fermato che conosceva la donna. Si tratta di Natalino Mainetti, 60 anni, pregiudicato valsesiano da qualche tempo residente nel Biellese. Sarebbe lui l’uomo che la donna doveva incontrare il lunedì del delitto. L’uomo sottoposto a fermo negherebbe ogni coinvolgimento e avrebbe detto di non aver visto di recente Rosangela De Donà. Oggi il fermo verrà sottoposto alla convalida dei giudici.
La donna il cui cadavere è stato trovato ieri a Curino nel Biellese bruciato in un'auto data alle fiamme doveva incontrarsi con persone con le quali era o doveva entrare in affari. E' attraverso la ricostruzione dell'ultima giornata di vita di Rosangela De Donà, 58 anni, di Gattinara, che i carabinieri di Vercelli, Borgosesia e Biella stanno cercando di capire l'accaduto e di trovare il responsabile o i responsabili della sua morte. Diverse le persone ascoltate e oggi i militari hanno confermato l'indiscrezione diffusasi ieri sera per cui ci sarebbe anche un fermato che conosceva la donna. Si tratta di Natalino Mainetti, 60 anni, pregiudicato valsesiano da qualche tempo residente nel Biellese. Sarebbe lui l’uomo che la donna doveva incontrare il lunedì del delitto. L’uomo sottoposto a fermo negherebbe ogni coinvolgimento e avrebbe detto di non aver visto di recente Rosangela De Donà. Oggi il fermo verrà sottoposto alla convalida dei giudici.
Si procede per omicidio: questa l'ipotesi di reato formulata dalla procura di Vercelli che opera insieme a quella di Biella, ma ancora non è chiaro come sia stata causata la morte della donna, 58 anni, proprietaria di un ristorante-albergo, il "Principe" di Gattinara, in provincia di Vercelli con interessi in altre attività collegate a locali notturni tra Biellese e Vercellese.
Lunedì si è allontanata per incontrare delle persone. Motivi di affari, avrebbe spiegato, legati probabilmente alla sua attività. Ma non ha fatto rientro a casa. E' stato allora che il convivente della donna ha dato l'allarme denunciandone la scomparsa, ma soprattutto spiegando ai militari che la compagna gli aveva anche lasciato un numero di telefono e l’indicazione della persona che avrebbe dovuto incontrare, nel caso che si fossero verificati problemi.
Le ricerche sono proseguite fino a quando non è stata trovata l'auto, bruciata, con il corpo. La vettura era su una strada della zona collinare non lontana da Curino, tra Gattinara e Cossato. Le fiamme avevano semidistrutto la Bmw e nel bagagliaio della vettura c'era il corpo carbonizzato di Rosangela De Donà. L'identificazione del cadavere non è stata facile, ma molte risposte sono attese dagli esami medico-legali ai quali la vettura ed il corpo sono sottoposti in queste ore. Uno dei principali quesiti è come Rosangela De Donà sia stata uccisa e se la morte sia avvenuta nel rogo dell'auto oppure se la donna sia stata uccisa e poi chi ha compiuto l'omicidio abbia tentato di cancellare le tracce o ritardare le indagini appiccando il fuoco. Gli accertamenti dei carabinieri sono tesi a ricostruire i movimenti della donna nelle ultime 24-48 ore, cioé non solo dal momento in cui si è allontanata da casa, lunedì mattina, per gli incontri che aveva in programma e dai quali non ha fatto ritorno, ma anche i contatti che Rosangela De Donà aveva avuto nelle ore e nel giorno precedente.
7 luglio 2010