Tv analogica spenta, digitale nel caos
(8 dic) Televisione, si cambia. E con lo spegnimento totale del segnale analogico, il Biellese entra nel nuovo millennio delle trasmissioni e contemporaneamente nel caos. La Provincia aiuta le comunità montane ad adattare i ripetitori, ma solo per quanto riguarda il segnale Rai. Quelli Mediaset sono di competenza privata e al momento, salvo rare eccezioni come quella di Ponzone, necessitano di interventi di adeguamento. Televisione, si cambia. E con lo spegnimento totale del segnale analogico, il Biellese entra nel nuovo millennio delle trasmissioni e contemporaneamente nel caos. La Provincia aiuta le comunità montane ad adattare i ripetitori, ma solo per quanto riguarda il segnale Rai. Quelli Mediaset sono di competenza privata e al momento, salvo rare eccezioni come quella di Ponzone, necessitano di interventi di adeguamento. In alcune zone i segnali si sovrappongono, come in Valle Cervo, dove chi è abbonato ai pacchetti Premium, a pagamento, rischia di non vedere gli eventi sportivi nel peggiore dei casi. Nel migliore, comunque, il segnale risulta disturbato da interferenze. Dopo lo switch off del 16 novembre, ossia lo spegnimento del segnale analogico, le famiglie biellesi, in città come in alcuni paesi, hanno riprogrammato gli apparecchi. Molte delle stesse case hanno dovuto però riadattare gli impianti anche dopo il 26, perchè interessate nuovamente dallattivazione digitale di altri ripetitori, che hanno iniziato a trasmettere pacchetti a frequenze differenti. Poi Biella resta un caso particolare anche per la caratteristica posizione di confine fra la Lombardia e il Piemonte. Insomma, ora che tutto il segnale è digitale, non resta che attendere. Ma non è solo una questione di trasmissione, perchè anche la ricezione aumenta le variabili, che complicano ulteriormente la vita dei cittadini: non tutti gli apparecchi posseggono le stesse tolleranze. Ci sono decoder solo per i canali in chiaro e altri più sofisticati per la ricezione dellalta definizione, ma ogni apparato funziona con tolleranze diverse. Ci sono decoder inclusi nelle televisioni di nuova generazione e decoder esterni. Il risultato è che spesso, nella stessa abitazione, da due prese diverse, si ottengono ricezioni differenti. Per lutente, in una situazione così complessa, non resta che attendere.
«In relazione agli interventi realizzati dalla Provincia assieme alle Comunità Montane Valle Cervo e Valle Mosso, Prealpi e Valsessera - spiega lassessore Alessio Serafia - , non possiamo che essere finora, soddisfatti. Gli impianti per i quali si erano programmati gli interventi (San Paolo Cervo e Quittengo, Strona di Campore, Monte Orfano di Crevacuore) sono entrati in funzione quasi subito dopo lo switch off, con la sola eccezione di Quittengo, che, a causa di un inconveniente tecnico, è stato ripristinato martedì di questa settimana. Si è fatta una piccola indagine nei territori interessati e i segnali RAI ripetuti dagli impianti (Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rai News) sono ricevuti dagli utenti con ottima qualità. Peraltro si è avuta notizia in questi giorni, seppure informale, che la Regione Piemonte finanzierà nelle prossime settimane l'acquisto di almeno una apparecchiatura in più, con la quale si potranno risolvere i problemi delle aree coperte in modo solo parziale, quali Rosazza, in Valle Cervo, oppure alcune località di Portula e Coggiola in Valsessera. Per gli altri problemi abbiamo istituito un forum sul sito della Provincia in modo da poter sollecitare la risoluzione dei problemi».
La situazione attuale non dovrebbe comunque più cambiare, come fa sapere lazienda che gestisce la rete, almeno prima degli interevnti correttivi. In liena generale, i segnali radiotelevisivi nel Biellese non potranno più essere ricevuti bene dalle antenne puntate in direzione sud-est (impianti di Giarolo e Monte Penice) ma dovranno preferibilmente essere captati dalle postazioni di Oropa (Tracciolino), poichè, per problemi legati ad interferenze, ai primi impianti citati è stata ridotta la potenza di emissione.
8 dicembre 2010