Biella-Novara, prove d’unione

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(24 gen) La sanità che diventerà di quadrante, i collegamenti autostradali futuri che coinvolgeranno Biella, Vercelli e Novara, i treni veloci promessi dal governatore Cota per raggiungere la città di San Gaudenzio nel minor tempo possibile. Non c’è ancora unità amministrativa tra le quattro province del quadrante, ma molti nodi si giocano già in comune, in questa grande porzione di territorio del Piemonte Nord Orientale. A lanciare il dibattito su una super provincia che comprende Biella, Novara, Vercelli e Verbania è stato il presidente Roberto Simonetti e ora anche il sindaco di Biella, Dino Gentile, trae le sue conclusioni.
La sanità che diventerà di quadrante, i collegamenti autostradali futuri che coinvolgeranno Biella, Vercelli e Novara, i treni veloci promessi dal governatore Cota per raggiungere la città di San Gaudenzio nel minor tempo possibile. Non c’è ancora unità amministrativa tra le quattro province del quadrante, ma molti nodi si giocano già in comune, in questa grande porzione di territorio del Piemonte Nord Orientale. A lanciare il dibattito su una super provincia che comprende Biella, Novara, Vercelli e Verbania è stato il presidente Roberto Simonetti e ora anche il sindaco di Biella, Dino Gentile, trae le sue conclusioni.

Prima le funzioni. Il primo cittadino, prima di parlare di eventuali accorpamenti, dice: «Non si può ragionare meramente sulla carta, senza tenere conto delle caratteristiche dei territori e, soprattutto delle funzioni delegate agli enti. Le Province sono fondamentali soprattutto per la gestione delle strade, ma devono essere messe in grado di agire. Se viene data loro questa responsabilità occorre vengano trasferiti anche i fondi necessari. Per poter aprire un dibattito serio sul futuro di questi enti è fondamentale capire chi fa che cosa».

Rivedere tutto. Partendo da questo assunto Gentile aggiunge. «E allora perché non andiamo a ipotizzare anche nuove macroregioni unendo territori che storicamente hanno caratteristiche comuni? Il discorso è molto ampio e va affrontato con basi solide».

Biella e Novara. Il sindaco non si sbilancia su un futuro super quadrante. «Dico solo che molti settori viaggiano già in questa direzione. Penso ad esempio alla sanità, ma anche all’autostrada che andrà a coinvolgere tre Province del quadrante e ci avvicinerà sensibilmente a Novara da una parte e al capoluogo di Regione dall’altra. Ma la partita più grossa riguarda i treni veloci su cui l’assessore Castagnetti sta lavorando benissimo con grande entusiasmo e competenza».
Università. C’è poi la grande sfida legata al futuro di Città Studi. «Abbiamo perso gli studenti stranieri dopo che ingegneria tessile è passata in streaming - ricorda Gentile -. E allora perché non immaginare un futuro con l’università del Piemonte Orientale, con un collegamento diretto con Novara. Alcune specialità potrebbero essere portate da Novara a Biella che col suo campus è in grado di offrire servizi a misura d’uomo. Sono ragionamenti che prima o poi dovranno essere fatti».
Enzo Panelli
panelli@primabiella.it
24 gennaio 2011

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