Museo all'aperto sull'Olocausto

Museo all'aperto sull'Olocausto
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(28 gen) Obiettivo mai più. Un museo a cielo aperto nel Giorno della Memoria, dedicata alle vittime del nazifascismo. A Occhieppo Superiore qualcuno ha polemizzato, in modo del tutto gratuito, per le foto posizionate di fronte alla scuola. Segno di un paese politicamente diviso e sempre sul punto della rissa. Obiettivo mai più. Un museo a cielo aperto nel Giorno della Memoria, dedicata alle vittime del nazifascismo. A Occhieppo Superiore qualcuno ha polemizzato, in modo del tutto gratuito, per le foto posizionate di fronte alla scuola. Segno di un paese politicamente diviso e sempre sul punto della rissa.

Pannelli. L’amministrazione ha posizionato 12 pannelli, dedicati alla Shoah e alle vittime delle Foibe. Due sono all’ingresso del paese, dove c’è il rondò, altri due di fronte alla scuola elementare e altrettanti all’ingresso del Municipio. Inoltre in via Graglia, Martiri della Libertà e Vittorio Veneto. Le immagini in bianco e nero sono quelle tratte dai manuali di storia, con le truppe alleate che entrano nei campi di concentramento nazisti. Un forno crematorio. Frasi di Primo Levi. Immagini strazianti, ma non macabre. Foto agghiaccianti per il loro carico di ferocia umana, ma che in nulla speculano sul dolore e possono disturbare. Neonazisti, esclusi... L’idea del sindaco Emanuele Ramella Pralungo di posizionare fotografie raffiguranti bambini ebrei dietro il filo spinato, proprio davanti l’ingresso della scuola, rappresenta una scelta intelligente e coraggiosa. Soprattutto alla luce della scritta posizionata: anche loro avrebbero voluto studiare. Peccato solo che i programmi delle scuole elementari non prevedano lo studio del Novecento, quindi della seconda guerra mondiale e degli orrori del secolo scorso. Chissà se qualche maestra parlerà di dittature e di utopie.

“Primo cittadino”. «L’intento è di ricordarci di cosa siamo capaci - spiega il “primo cittadino” -. E quanto la nostra memoria sia corta. E penso all’ex Jugoslavia degli anni Novanta. Senza contare le persone che, in buona o cattiva fede, anche di fronte a prove schiaccianti, negano l’Olocausto e le milioni di vittime che ci sono state».

In giro. I cartelli dedicati alla memoria si vedono ma non sono ingombrati. Anzi. E così, chiedendo in giro, può capitare che diversi residenti neanche si siano accorti dell’operazione culturale e storica dell’amministrazione comunale. Anche in questo caso, un segno dei tempi.

I bambini. “I bambini di Izieu. Shoah: un crimine contro l’umanità” è invece il titolo dell’incontro che si terrà venerdì a Villa Mossa (ore 21). Saranno proiettate immagini riguardanti l’eccidio di Izieu. L’incontro ricorda i fatti del 6 aprile 1944, quando la gestapo di Lione, comandata da Klaus Barbie, effettuò una retata: 44 bambini e 7 insegnanti furono arrestati e portati a Lione e quindi al campo di concentramento di Drancy. Quarantadue di loro furono mandati al massacro a Auschwitz. Per non dimenticare! Nella foto il sindaco e uno dei cartelli

28 gennaio 2011

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