Pulire i sentieri biellesi

Pulire i sentieri biellesi
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(1 apr) Da tutto il mondo per pulire il Biellese. Ma non solo. Anche per conoscere il nostro Paese, le nostre valli. I coetanei che crescono ai piedi del Mucrone. Giovani e giovanissimi, alla ricerca di esperienze sociali e culturali, all’insegna del rispetto dell’ambiente. Arrivano dall’Europa dell’Est e dell’Ovest, oltre che dalla Corea del Sud e dalla Turchia. Destinazione: i campi di volontariato internazionale di Legambiente. A livello nazionale è una tradizione decennale, per il Biellese è solo il quarto anno, ma con numeri sempre in crescita. L’appello a partecipare non è solo rivolto all’esterno dei confini locali, perché pure in zona si cercano giovani volenterosi pronti a rimboccarsi le maniche. Gli uomini e le donne di Legambiente, quindi, si rivolgono agli studenti delle scuole superiori e delle università locali.
Da tutto il mondo per pulire il Biellese. Ma non solo. Anche per conoscere il nostro Paese, le nostre valli. I coetanei che crescono ai piedi del Mucrone. Giovani e giovanissimi, alla ricerca di esperienze sociali e culturali, all’insegna del rispetto dell’ambiente. Arrivano dall’Europa dell’Est e dell’Ovest, oltre che dalla Corea del Sud e dalla Turchia. Destinazione: i campi di volontariato internazionale di Legambiente. A livello nazionale è una tradizione decennale, per il Biellese è solo il quarto anno, ma con numeri sempre in crescita. L’appello a partecipare non è solo rivolto all’esterno dei confini locali, perché pure in zona si cercano giovani volenterosi pronti a rimboccarsi le maniche. Gli uomini e le donne di Legambiente, quindi, si rivolgono agli studenti delle scuole superiori e delle università locali.

Spirito dei campi. «Come è già stato positivamente sperimentato per le edizioni passate, è nostra intenzione inserire giovani locali nelle varie esperienze di campo di volontariato, offrendo così la possibilità ad alcuni (2/3 per campo) di condividere l’esperienza del campo vivendo a stretto contatto con i giovani internazionali: lavoro sui sentieri, coinvolgimento nelle dinamiche relazionali e acquisizioni di aspetti culturali del luogo - spiega Alfiero Stafolani, presidente del Circolo Legambiente “Tavo Burat” -. Stiamo avviando una serie di contatti, anche attraverso materiale divulgativo di vario genere (locandine e pieghevoli), con gli istituti superiori e università della provincia di Biella».

Al lavoro! «Le esperienze si svilupperanno su tre temi correlati tra loro: il lavoro: volontari internazionali e locali collaboreranno per ripristinare, pulire, tracciare e sistemare i sentieri (caratteristici del paesaggio montano e collinare) nei territori dei Comuni che ospitano i campi e per valorizzazione il patrimonio locale e culturale operando sulla manutenzione d’infrastrutture di arredo urbano - aggiunge Stafonali -. Le attività di lavoro sono state individuate attraverso un’analisi collegiale a cui hanno partecipato cittadini, associazioni territoriali, amministrazioni locali e operatori di Legambiente. Poi la cultura: far conoscere ai volontari internazionali/locali la stessa comunità locale e il territorio in cui è inserita: le relazioni umane, i prodotti tipici e locali, il patrimonio artistico e i beni culturali, la storia e la gestione stessa del territorio. A tale fine sono state avviate specifiche collaborazioni con gli Ecomusei, le Comunità Montane, le associazioni culturali e gli studiosi del territorio. I volontari si occuperanno dei problemi, delle relazioni e dell’organizzazione spazio-temporale della vita comunitaria stessa dei 15 giorni del campo e della sua interazione con la comunità locale dove avrà luogo ogni campo. Interazione che facilita i rapporti tra le persone riscoprendo i valori di convivenza, di amicizia, di responsabilità, di cooperazione e di rispetto dell’altro nonché del senso del volontariato per una cittadinanza attiva».

Ieri, oggi e domani. I campi quest’anno saranno 8 (tra giugno e luglio soprattutto). L’anno scorso furono 5. Gli iscritti dovrebbero superare le 150 unità. Nella foto, ragazzi in Valle Cervo l'anno scorso

1 aprile 2011

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