Da Camandona all'Italia
(8 apr) E’ partita da Camandona e ne hanno beneficiato tutti i Comuni e le province d’Italia, la proposta, poi inserita nel decreto “Milleproroghe” che è entrato in vigore il 26 febbraio di quest’anno, per impedire un drastico taglio della possibilità di indebitamento degli enti locali che avrebbe dovuto passare di colpo dall’attuale 15 all’8 per cento già da quest’anno.
E’ partita da Camandona e ne hanno beneficiato tutti i Comuni e le province d’Italia, la proposta, poi inserita nel decreto “Milleproroghe” che è entrato in vigore il 26 febbraio di quest’anno, per impedire un drastico taglio della possibilità di indebitamento degli enti locali che avrebbe dovuto passare di colpo dall’attuale 15 all’8 per cento già da quest’anno.
La storia. Un problema enorme che avrebbe costretto tutti ad un drastico ridimensionamento degli investimenti soprattutto per i piccoli Comuni che sarebbero stati impossibilitati a contrarre mutui per realizzare qualsiasi opera pubblica, vista l’esiguità degli importi che potevano ottenere. Il sindaco di Camandona, Gian Paolo Botto Steglia, allarmato dalla prospettiva ha bussato a diverse porte (Anci, Uncem) tra le quali quella del senatore biellese Gilberto Pichetto Fratin. «Il quale ha subito compreso la portata della mia istanza e la gravità del provvedimento adottato dalla finanziaria che penalizzava in particolare i piccoli Comuni ma anche l’economia delle piccole e medie imprese - spiega -. Il senatore Pichetto ha quindi redatto un emendamento che è stato approvato dalla quinta commissione del Senato ed introdotto nella legge l’ordine del giorno».
Nella decreto “Milleproroghe” è così entrato un articolo che recita: “Il limite all’indebitamento (...) per gli enti locali il cui debito per interessi supera l’8 per cento delle entrate (...) costituisce un vulnus alla facoltà dei Comuni di intervenire in settori decisivi di sostegno allo sviluppo quali opere pubbliche e l’edilizia, nonché per fronteggiare possibili gravi difficoltà nella programmazione economico-finanziaria è da valutare l’opportunità di ripristinare il limite del 15 per cento .... o quantomeno elevare il nuovo limite ora proposto nel seguente modo: 12 per cento nel 2011, 10 per cento nel 2012, 8 per cento nel 2013”.
Il senatore. «Gian Paolo è stato il primo a protestare, mi ha chiamato e sottoposto il problema, io ero tra l’altro il relatore della legge e quindi ne ho parlato con il ministro dell’economia Giulio Tremonti, che si è dimostrato disponibile a scaglionare nel triennio gli effetti della proposta - dice Pichetto -. Non è la prima volta che partono dal Biellese iniziative che poi portano vantaggi a livello nazionale, ad esempio lo scorso anno il sindaco di Rosazza, Maria Grazia Rosazza Gianin, mi aveva sottoposto la proposta che anche i Comuni potessero disporre dei vaucher da poter utilizzare per lavori di piccola manutenzione, e ciò ora è possibile».
8 aprile 2011