La Biella che compra e che legge

La Biella che compra e che legge
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(17 mag) Vendere libri nel terzo millennio, tra e-book, colossi editoriali e grandi magazzini che propongono i best-seller con il trenta per cento di sconto. Professione libraio, nonostante la crisi economica e la cronica propensione alla lettura da parte degli italiani su livelli piuttosto bassi. E a Biella? La reputazione continua ad essere di una città in cui si legge molto, ma il futuro pare incerto.

Domani. «E’ venuto meno il contributo del mondo della scuola. Nelle classi mancano risorse e progetti - sostiene con forza Enrico Zegna, titolare della “Robin”, in via dei Seminari a Biella -. Un problema, per il futuro. Se non ci penseranno le famiglie, infatti, molti giovani saranno privati dello stimolo insostituibile dei libri, visto che pure le istituzioni sono senza fondi e politiche culturali». Vendere libri nel terzo millennio, tra e-book, colossi editoriali e grandi magazzini che propongono i best-seller con il trenta per cento di sconto. Professione libraio, nonostante la crisi economica e la cronica propensione alla lettura da parte degli italiani su livelli piuttosto bassi. E a Biella? La reputazione continua ad essere di una città in cui si legge molto, ma il futuro pare incerto.

Domani. «E’ venuto meno il contributo del mondo della scuola. Nelle classi mancano risorse e progetti - sostiene con forza Enrico Zegna, titolare della “Robin”, in via dei Seminari a Biella -. Un problema, per il futuro. Se non ci penseranno le famiglie, infatti, molti giovani saranno privati dello stimolo insostituibile dei libri, visto che pure le istituzioni sono senza fondi e politiche culturali».

Grandi e piccoli. Esselunga, Coop e altri centri commerciali hanno modificato il panorama editoriale sul piano delle proposte. Sui loro scaffali, infatti, c’è sempre una perfetta selezione di quello che offre il mercato, con promozioni, sconti e offerte. Il che ha inciso sulle abitudini e gli acquisti sia dei lettori “forti” sia di quelli occasionali. «Da tempo vendiamo molto poco autori come Pansa, Vespa, Follett o Saviano - rivela, non a caso, Marco Chiorino, punto di riferimento de “Il libro” di via Losana -. Una volta invece queste pubblicazioni erano garanzia di incassi importanti e immediati, quindi, vere boccate d’ossigeno per i piccoli librai». «Bisogna specializzarsi e dare servizi - aggiunge Chiorino, indicando una via di resistenza e, forse, di sopravvivenza per gli indipendenti -. Ecco perché curiamo, tra gli altri, il settore dell’esoterismo e siamo in grado di reperire libri pubblicati da case editrici con distribuzione limitata o nulla». Cupo pure il quadro dipinto da Zegna: «Le grandi case editrici controllano tutto il mercato: edizione, distribuzione e vendita. E la frittata è fatta! Con o senza legge sugli sconti... Mondadori, Feltrinelli e Longanesi per esempio, attraverso società collegate, arrivano con i loro libri pure nelle piccole edicole di quartiere. Siamo in un mercato senza regole, globalizzato, dove vince il più ricco quindi il più forte».

Occhio al prezzo. Secondo diversi librai cittadini, il meccanismo degli sconti è uno specchietto per le allodole. Le grandi case editrici, dominando la scena, aumentano il prezzo a monte, per poi ridurlo a valle, creando l’illusione dell’affare. «Così per le piccole librerie gli spazi di manovra diminuiscono sempre di più, complice la difficoltà economica generale» dicono Chiorino e Zegna, che mettono in evidenza l’alto costo dei libri in Italia rispetto ad altri paesi stranieri.

Competenza. La via maestra per i librai, nella moderna sfida commerciale, in attesa degli sviluppi dell’e-book, è chiara: professionalità. «Siamo specializzati nell’editoria per bambini. Facciamo proposte di qualità. Vengono da noi insegnanti e genitori» spiega con orgoglio Zegna. Stesso discorso per Elisa Giovannacci: «I libri sono ovunque. Ma non dappertutto ci sono persone competenti, che sanno dare consigli e servizi».

Il caso Giovannacci. Oltre cento anni di storia. Un nome conosciuto e rispettato in tutta Italia. Un patrimonio librario da far impallidire un bibliotecario. Dal 2009 la storica libreria di via Italia è nelle mani dei fratelli Elisa e Davide, insieme alla madre Vilma, eredi dell’ “impero” dopo la morte del papà Emanuele Giovannacci. «Il Biellese è un’isola felice, anche se il mercato è diventato aggressivo. Tutti fanno sconti e la concorrenza è cresciuta - sostiene Giovannacci -. Ma restiamo un’anomalia, un territorio nel quale le persone comprano e leggono ancora molto. Per fortuna. Il lavoro per ottenere i numeri del passato è mutato e, spesso, aumentato».

La Feltrinelli. Aperta dal 2006, in via Italia, collegata alla casa editrice milanese, è stata la grande novità degli ultimi tempi. «Siamo una libreria, ma anche un “luogo”, dove si compra o semplicemente si consulta, ci si ritrova - sostiene la libraia Isabella Iuliano -. Ecco perché da noi entrano giovani e anziani, lettori colti con richieste specifiche e persone che non hanno mai messo piede in una libreria. Nuovi lettori? In una qualche misura credo di sì». Nella foto l'interno della libreria Giovannacci

17 maggio 2011

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