Rapina due supermercati

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(16 giu) E’ stato identificato e denunciato a tempo di record il rapinatore che in pochi giorni ha messo a segno due rapine, al supermercato “Ld” e al Penny Market, entrambi con sede a Vigliano. «Sono disoccupato, avevo bisogno di soldi...», si è giustificato il bandito di cui - per motivi di indagine - sono state fornite per il momento solo le iniziali, C.L., 54 anni, già noto alle forze dell’ordine, residente a Vigliano, a poche centinaia di metri dai supermercati rapinati dove, peraltro, gli era capitato di fare più volte la spesa.
E’ stato identificato e denunciato a tempo di record il rapinatore che in pochi giorni ha messo a segno due rapine, al supermercato “Ld” e al Penny Market, entrambi con sede a Vigliano. «Sono disoccupato, avevo bisogno di soldi...», si è giustificato il bandito di cui - per motivi di indagine - sono state fornite per il momento solo le iniziali, C.L., 54 anni, già noto alle forze dell’ordine, residente a Vigliano, a poche centinaia di metri dai supermercati rapinati dove, peraltro, gli era capitato di fare più volte la spesa.

Esperti investigatori. A risolvere il caso ci hanno pensato i carabinieri del Nucleo investigativo provinciale che si sono rapportati con il sostituto procuratore Ernesto Napolillo. A fare la differenza è stata proprio l’esperienza di questi militari, la loro conoscenza del territorio e dei pregiudicati della zona. Si sono inoltre aggiunti altri elementi, come la descrizione fornita da chi s’è trovato di fronte il rapinatore nonché l’analisi del suo modo di operare, che si traduce, nel gergo investigativo, nella locuzione latina “modus operandi”. Alla fine, giorno dopo giorno, il cerchio si è stretto intorno al vero rapinatore che, raggiunto e messo alle strette, non ha potuto far altro che confessare entrambi gli assalti, compiuti sempre con il volto in qualche modo travisato e con in mano un robusto coltello da cucina.

L’irruzione. I carabinieri del Reparto operativo hanno fatto irruzione nell’abitazione del sospettato all’alba di martedì mattina senza dargli la possibilità né di reagire e neppure di svignarsela. Alla fine è stato lo stesso pregiudicato a consegnare in modo spontaneo gli indumenti indossati per compiere i due assalti nonché il coltello da cucina utilizzato per minacciare le cassiere. I successivi accertamenti hanno confermato che parte della somma rapinata - in tutto duemila euro - sarebbe stata utilizzata per ripianare dei debiti, un’altra parte sarebbe stata impiegata in scommesse nel tentativo di farla fruttare.

La prima rapina, ai danni del market “Ld”, è stata messa a segno mercoledì 1° giugno, a ridosso dell’orario di chiusura. Quel giorno un cliente coraggioso aveva cercato di fermare il bandito. Gli aveva lanciato addosso la pentola che aveva appena acquistato che non era però andata a segno. Il bandito aveva il volto coperto in parte da una sciarpa e impugnava il coltello da cucina. I testimoni lo avevano descritto come un soggetto nervoso ma sicuro di sé. Si era avvicinato alla cassa e aveva puntato il coltello contro la cassiera che era stata costretta a consegnargli mille euro in contanti. Dopo aver schivato la pentola, il bandito se l’era filata a gambe levate.

L’altro assalto. La seconda rapina risale a venerdì scorso, 10 giugno. Erano circa le 17 quando un bandito armato di coltello e con il volto coperto da un passamontagna con cappuccio ha varcato la soglia del Penny Market. Il tutto è durato una manciata di minuti, giusto il tempo di minacciare il cassiere, di arraffare anche in questo caso un migliaio di euro e di andarsene.
Il motivo per il quale i carabinieri non hanno fornito il nome del presunto rapinatore sta forse nel fatto che potrebbero avere il forte sospetto che lo stesso possa essere in qualche modo coinvolto in altri episodi delittuosi.
V.Ca.

16 giugno 2011

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