Successo per il banco di beneficenza

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(14 ott) «Il banco di beneficenza estivo, che viene allestito, a scanso di equivoci per iniziativa volontaria, civica ed apolitica, durante il periodo in cui c’è in funzione il Luna Park, in occasione della festa patronale dell’Assunta, ha reso i suoi frutti, nonostante la crisi economica. Siamo riusciti, grazie alla generosità dei tanti avventori, cossatesi e non, - dà notizia Marco Barbierato - a raccogliere una cifra (intorno ai 1.500 euro) da destinare ad alcune delle tante realtà che si occupano dei più deboli o, comunque, hanno un ruolo sociale per la città. Come sempre, non è stato possibile accontentare tutti, tuttavia il banco ha cercato di fare la propria parte». «Il banco di beneficenza estivo, che viene allestito, a scanso di equivoci per iniziativa volontaria, civica ed apolitica, durante il periodo in cui c’è in funzione il Luna Park, in occasione della festa patronale dell’Assunta, ha reso i suoi frutti, nonostante la crisi economica. Siamo riusciti, grazie alla generosità dei tanti avventori, cossatesi e non, - dà notizia Marco Barbierato - a raccogliere una cifra (intorno ai 1.500 euro) da destinare ad alcune delle tante realtà che si occupano dei più deboli o, comunque, hanno un ruolo sociale per la città. Come sempre, non è stato possibile accontentare tutti, tuttavia il banco ha cercato di fare la propria parte». Quest’anno, i destinatari di offerte in denaro saranno: l’Anpi Cossato-Vallestrona, la parrocchia dell’Assunta e la Rsa della cooperativa sociale “Domus Laetitiae’’ che necessita di aiuto per la ristrutturazione dei propri spazi. «Si tratta di una realtà che, pur non essendo cossatese, per sede, è ben nota alla nostra città ed ha dato e dà assistenza a diversi nostri concittadini - fa rilevare Marco Barbierato –. Inoltre, acquisteremo alimenti a lunga conservazione (pasta e scatolame) da donare all’Emporio della Caritas ed alla Parrocchia di Gesù Nostra Speranza. Come sempre, fatto salvo il giusto dovere di comunicare, con trasparenza, i destinatari delle offerte, preferiamo non dare cifre, lasciando agli enti in questione, la facoltà di comunicare, o meno, l’importo».

14 ottobre 2011

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