Trivero, da 3 aziende 150mila euro per la caserma
TRIVERO - Dopo la donazione che ha consentito al comune di Trivero di dotarsi di una rete di videosorveglianza in alcuni punti strategici del territorio, gli industriali della zona tornano a dimostrare concretamente il loro attaccamento alla terra nella quale vivono, lavorano e danno da lavorare a centinaia di persone. Inseguendo il filo di un legame ormai storico, già coltivato dalla locale delegazione dell’Unione Industriale per decenni, dai tempi di Egidio Ferla sino a quelli di Andrea Tonella e Maurizio Gioia, oggi il gruppo che riunisce una trentina di aziende di Trivero, Ponzone e Pratrivero investe sul territorio nel nome di una causa particolarmente sentita: la realizzazione della nuova caserma dei carabinieri. Lo fa, al momento, per mano di tre big: gruppo Zegna, Successori Reda e Vitale Barberis Canonico, i quali hanno ufficialmente confermato all’amministrazione comunale, con una lettera, la propria intenzione di contribuire finanziariamente al completamento del progetto. Grazie a questo passo, i nuovi locali a disposizione dei militari nell’ex asilo di Cereie, individuati in sostituzione dell’ex sede di via Marconi ormai abbandonata per questioni di inagibilità (con il provvisorio trasferimento a Crevacuore), diventeranno presto realtà.
A 150mila euro ammonta, nel dettaglio, lo stanziamento promesso dalle tre industrie. Un aiuto fondamentale, che andrà ad unirsi ai 150mila euro già stanziati dal Comune e che - voci confermano, dando la cosa già per appurata - presto sarà accompagnato anche dai contributi minori erogati da altre aziende della zona, chi avrà piacere di partecipare, in proporzione alle disponibilità di ciascuno. La speranza, non troppo lontana, è quella di raggiungere quanto prima i 420mila euro necessari al completamento definitivo dei lavori, «anche se - afferma l’assessore ai Lavori pubblici Gianluca Bassetto - i 300mila euro già reperiti ci consentiranno di chiudere il primo lotto e rendere operativa la caserma». Il cronoprogramma prevede, dopo il passaggio in consiglio comunale previsto per il prossimo 4 marzo, l’approvazione immediata del progetto definitivo e l’assegnazione dei lavori. «Alla manifestazione di interesse - chiarisce l’assessore - hanno risposto 51 aziende, tra le quali nei prossimi giorni verranno estratti dieci nomi cui sarà poi richiesta la presentazione di un offerta al massimo ribasso». Secondo le previsioni l’opera dovrebbe poi prendere il via nel corso del mese di aprile, per concludersi, come primo lotto, all’inizio dell’autunno. «A disposizione, a quel punto, ci satanno il piano terreno con le autorimesse, gli uffici e una parte di camerate - aggiunge l’assessore -. Solo con il secondo lotto si provvederà poi al completamento della zona che comprende l’appartamento del comandante».
Delegato. «La nuova caserma è un tema che sta a cuore della delegazione triverese Uib da sempre - commenta Andrea Trabaldo Togna -. Per decenni è stata seguita molto da vicino, anche con stanziamenti per la progettazione, quindi questo passaggio rappresenta per noi il coronamento di un sogno, motivato dal desiderio di sicurezza per noi, le nostre aziende, i nostri dipendenti, le loro famiglie e tutte le persone che gravitano intorno alle nostre ditte e nel paese».
Veronica Balocco
TRIVERO - Dopo la donazione che ha consentito al comune di Trivero di dotarsi di una rete di videosorveglianza in alcuni punti strategici del territorio, gli industriali della zona tornano a dimostrare concretamente il loro attaccamento alla terra nella quale vivono, lavorano e danno da lavorare a centinaia di persone. Inseguendo il filo di un legame ormai storico, già coltivato dalla locale delegazione dell’Unione Industriale per decenni, dai tempi di Egidio Ferla sino a quelli di Andrea Tonella e Maurizio Gioia, oggi il gruppo che riunisce una trentina di aziende di Trivero, Ponzone e Pratrivero investe sul territorio nel nome di una causa particolarmente sentita: la realizzazione della nuova caserma dei carabinieri. Lo fa, al momento, per mano di tre big: gruppo Zegna, Successori Reda e Vitale Barberis Canonico, i quali hanno ufficialmente confermato all’amministrazione comunale, con una lettera, la propria intenzione di contribuire finanziariamente al completamento del progetto. Grazie a questo passo, i nuovi locali a disposizione dei militari nell’ex asilo di Cereie, individuati in sostituzione dell’ex sede di via Marconi ormai abbandonata per questioni di inagibilità (con il provvisorio trasferimento a Crevacuore), diventeranno presto realtà.
A 150mila euro ammonta, nel dettaglio, lo stanziamento promesso dalle tre industrie. Un aiuto fondamentale, che andrà ad unirsi ai 150mila euro già stanziati dal Comune e che - voci confermano, dando la cosa già per appurata - presto sarà accompagnato anche dai contributi minori erogati da altre aziende della zona, chi avrà piacere di partecipare, in proporzione alle disponibilità di ciascuno. La speranza, non troppo lontana, è quella di raggiungere quanto prima i 420mila euro necessari al completamento definitivo dei lavori, «anche se - afferma l’assessore ai Lavori pubblici Gianluca Bassetto - i 300mila euro già reperiti ci consentiranno di chiudere il primo lotto e rendere operativa la caserma». Il cronoprogramma prevede, dopo il passaggio in consiglio comunale previsto per il prossimo 4 marzo, l’approvazione immediata del progetto definitivo e l’assegnazione dei lavori. «Alla manifestazione di interesse - chiarisce l’assessore - hanno risposto 51 aziende, tra le quali nei prossimi giorni verranno estratti dieci nomi cui sarà poi richiesta la presentazione di un offerta al massimo ribasso». Secondo le previsioni l’opera dovrebbe poi prendere il via nel corso del mese di aprile, per concludersi, come primo lotto, all’inizio dell’autunno. «A disposizione, a quel punto, ci satanno il piano terreno con le autorimesse, gli uffici e una parte di camerate - aggiunge l’assessore -. Solo con il secondo lotto si provvederà poi al completamento della zona che comprende l’appartamento del comandante».
Delegato. «La nuova caserma è un tema che sta a cuore della delegazione triverese Uib da sempre - commenta Andrea Trabaldo Togna -. Per decenni è stata seguita molto da vicino, anche con stanziamenti per la progettazione, quindi questo passaggio rappresenta per noi il coronamento di un sogno, motivato dal desiderio di sicurezza per noi, le nostre aziende, i nostri dipendenti, le loro famiglie e tutte le persone che gravitano intorno alle nostre ditte e nel paese».
Veronica Balocco