Imu, sindaco sotto attacco

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(19 gen) Fioccano le critiche, dai capigruppo dell’opposizione, sulle proposte del sindaco Claudio Corradino sull’Imu, l’imposta municipale unica (Ici più Irpef) sulle prime e seconde case, da noi riportate nel numero scorso.

Partito democratico. Sergio Pelosi (Partito democratico), afferma: «Siamo molto perplessi perché caricare i costi sui lavoratori, che già pagano le tasse, quando c’è già un rincaro dell’addizionale regionale, non mi pare equo. Non conoscendo ancora la situazione di bilancio, riteniamo che sia buona cosa, in un momento così difficile, che l’amministrazione si confronti con la minoranza per individuare assieme le scelte più appropriate, anche al fine di salvaguardare i servizi per i cittadini». Fioccano le critiche, dai capigruppo dell’opposizione, sulle proposte del sindaco Claudio Corradino sull’Imu, l’imposta municipale unica (Ici più Irpef) sulle prime e seconde case, da noi riportate nel numero scorso.

Partito democratico. Sergio Pelosi (Partito democratico), afferma: «Siamo molto perplessi perché caricare i costi sui lavoratori, che già pagano le tasse, quando c’è già un rincaro dell’addizionale regionale, non mi pare equo. Non conoscendo ancora la situazione di bilancio, riteniamo che sia buona cosa, in un momento così difficile, che l’amministrazione si confronti con la minoranza per individuare assieme le scelte più appropriate, anche al fine di salvaguardare i servizi per i cittadini».

“Cossato Futura”. «Quando Corradino esplicita i propri interventi - commenta Marco Abate (“Cossato Futura”) - bisogna stare molto attenti e cogliere il senso dei suoi ragionamenti, che sono pieni di demagogia e virtuosismi politici. Infatti, nei giorni scorsi, il nostro “caro’’ sindaco si rivolgeva alla cittadinanza da vero e proprio “tribuno verde” ed indicava la strada della disobbedienza allo “Stato ladro romano”. Quando, però, si tratta di fare sul serio, da buon leghista, ritorna sui suoi passi ed aumenta l’Irpef per far quadrare i conti, chiaramente, colpevolizzando l’attuale governo, dimenticando che è stato proprio il suo a portarci in queste condizioni e fa pure le simulazioni. Ma sia serio e cerchi di capire di che cosa parla: diminuisce la tassazione Imu sulla prima casa dallo 0,4 allo 0,35 e poi aumenta l’Irpef da 0,575 allo 0,8. Credo che tutti leggano, in queste cifre, com’è fallito, miseramente, a Cossato, il progetto leghista che si riempiva la bocca di slogan elettorali, che poco hanno a che fare con la realtà, perché sono proprio i “paladini del popolo” a mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Pur abbassando l’Imu di una piccola percentuale, infatti, si aumenta in modo importante l’Irpef». «Ricordo anche che l’Imu è stata una proposta del tanto decantato federalismo leghista e ricordo anche che il gettito dell’Imu sull’abitazione principale viene incamerato interamente dal Comune - aggiunge Abate -. E’, quindi, chiaro a tutti che la maggioranza di Cossato non sa che pesci pigliare, vista la pochezza e la litigiosità dei propri componenti, e il sindaco non fa altro che portare avanti gli ordini che gli vengono impartiti dal suo partito».

Il centro. Infine, Stefano Revello (Udc) si è così espresso: «L’Imu va messa al minimo, anziché alzarla, come vuole fare il sindaco, in quanto stiamo vivendo un momento difficile. Inoltre, occorre ridurre gli sperperi: ad esempio eliminando quelle per i fuochi artificiali di agosto e per la corsa ciclistica che partì da Cossato e costò molto al Comune. La politica deve dare un forte esempio: un assessore in meno in giunta (del Pdl o della Lega lo devono decidere loro) per gestire meglio, al risparmio, quel poco che si ha. Infine, solo gli immobili di un certo pregio dovranno pagare di più, non gli alloggi normali ed i negozi sfitti, che ce ne sono tanti».

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