Bessa, Baraggia e Burcina per immagini
Sarà inaugurata oggi, giovedì 23, alle ore 18, al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, una mostra che riunisce in un solo evento i reportage fotografici di Fabrizio Lava sui parchi biellesi. Immagini di grande impatto raccontano, scatto dopo scatto, tre realtà paesaggistiche uniche nel loro genere: la Baraggia, la Bessa e la Burcina (nella foto). Le immagini pubblicate sugli omonimi volumi sono state selezionate per significatività in un percorso che attraverso le stagioni illustra i diversi contesti.
Sarà inaugurata oggi, giovedì 23, alle ore 18, al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, una mostra che riunisce in un solo evento i reportage fotografici di Fabrizio Lava sui parchi biellesi. Immagini di grande impatto raccontano, scatto dopo scatto, tre realtà paesaggistiche uniche nel loro genere: la Baraggia, la Bessa e la Burcina (nella foto). Le immagini pubblicate sugli omonimi volumi sono state selezionate per significatività in un percorso che attraverso le stagioni illustra i diversi contesti. Descrivere, definire, caratterizzare un paesaggio, un ambiente, un contesto naturale, è compito certamente più difficile di quello che possa sembrare in apparenza, operazione quest’ultima resa ancora più problematica quando si tenta di “dar conto” della Baraggia, un territorio dalle caratteristiche davvero peculiari. Le fotografie di un “artista dell’obiettivo” quali quelle proposte da Fabrizio Lava riescono in realtà a documentare questo mondo così particolare assai più di molti trattati naturalistici, perché un paesaggio, rappresentato attraverso un supporto fotografico, oppure direttamente “vissuto”, finisce per raccontare molto di sé, anche in modo talvolta pressoché esaustivo, e senza il ricorso massiccio a guide, opuscoli, manuali. Una escursione in quella che, senza troppi timori di smentite, possiamo definire la più bella brughiera italiana e una delle più affascinanti aree del nostro Paese, finisce con ogni probabilità per lasciarci quantomeno “disorientati”.
Info: la mostra potrà essere visitata fino al 25 marzo; orario: tutti i giorni dalle 10 alle 19 escluso il martedì.