Vandalismo in centro

Vandalismo in centro

Nuovo ennesimo atto teppistico in centro città, dopo che si era verificato in via Chiesa, non molto tempo fa. Lo scorso fine settimana, infatti, un episodio analogo è accaduto in via Mercato. L’incendio ad un cassonetto si è sviluppato sabato, intorno alle 23, in via Mercato, angolo Banca Intesa San Paolo, e sul posto sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco ed i carabinieri di Cossato, ma il teppista non è stato rintracciato.

Il racconto. «Mentre, domenica mattina, passeggiavo con i miei bambini – racconta Adriano Scalise, un cittadino cossatese – mi sono imbattuto, in un bidone per la raccolta dei rifiuti, accanto a quello della carta che era andato completamente distrutto. Si  è trattato dell’ennesimo atto di vandalismo che mi sembrano in costante aumento. Mi chiedo: si tratta  di ragazzate stupide, o di un segnale di insofferenza, sempre più evidente, verso le istituzioni e l’amministrazione locale? Qualche tempo fa, inoltre, erano comparse delle scritte offensive nei confronti delle forze dell’ordine, ancora presenti (e, onestamente, non capisco cosa si aspetta a cancellarle!), in via Ranzoni, sulla parete a fianco della parafarmacia del dottor Braschi». «Credo che sia ora – conclude, giustamente molto amareggiato, Adriano Scalise – che sia necessario intensificare i controlli e bloccare, al più presto, i responsabili di questi atti incivili, che non fanno proprio bene akll’immagine di una città come Cossato».
 
“Primo cittadino”. Sull’episodio di via Mercato, il sindaco Claudio Corradino si è così espresso: «Le forze dell’ordine fanno già tanto, ma, di fronte a questi fatti isolati, pur con tutta la vigilanza e la prevenzione già in fatto, non si può fare di più. Del resto, nemmeno il Comune  può risolvere il problema dei teppisti nella società. Le famiglie e la scuola potrebbero, senz’altro, darci una grossa mano per far presa sui ragazzi, per sensibilizzarli e far loro comprendere che non è così che si risolvono le situazioni di disagio e di protesta. Si sta già  facendo tanto, ma occorre,a mio giudizio, un ulteriore sforzo in questa direzione, specie il un momento così difficile e delicato come quello attuale. Infatti, se non  si interviene tutti insieme questo problema rischia di restare insoluto».