Sequestrati 9,5 chili di droga

Sequestrati 9,5 chili di droga
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Duro colpo al mercato della droga biellese e di altre province piemontesi da parte della Guardia di finanza di Biella che nei giorni scorsi ha messo a segno un maxi sequestro di hashish: circa nove chili e mezzo di sostanza, di livello superiore, per un valore complessivo sul mercato di 100 mila euro. Nel contesto dell’operazione è stato arrestato in flagranza un cittadino marocchino con numerosi alias, già colpito da un ordine di espulsione e con precedenti specifici. Il suo vero nome è Tarik El Mahi, 33 anni, residente a Montichiari (Brescia), anche se, di fatto, domiciliato nel Torinese.

Il risultato messo a segno dalle Fiamme gialle biellesi è un condensato di grandi capacità investigative, di chi è in grado di capire che dietro un piccolo particolare potrebbe nascondersi qualcosa di molto  importante. Ed è proprio dal fatto che uno spacciatore biellese fermato a fine marzo dopo un rocambolesco inseguimento a piedi (vedere articolo di fianco) aveva affittato da un paio di mesi un’autorimessa in via Luzzatti a Torino, che i finanzieri della Sezione mobile del Nucleo di Polizia tributaria hanno capito d’aver imboccato la strada di un livello superiore di spacciatori, coloro che riforniscono i pusher in grado di smistare la droga “leggera” in Piemonte, molto vicini al vertice della piramide.

L’operazione che ha portato al maxi sequestro, come detto, è partita dal controllo del marocchino fermato a fine marzo che si era nascosto nel bagagliaio di un’auto. In quell’occasione, i finanzieri avevano scoperto il contratto di locazione del garage. Il fiuto investigativo ha fatto il resto. In via Luzzati è così cominciata un’intensa attività di appostamento che si protratta per qualche giorno. I militari non si sono demoralizzati. E alla fine hanno avuto ragione. Tre sere fa, una Fiat Bravo, di colore nero, si è avvicinata al box incriminato. E’  sceso un soggetto di origine magrebina il quale, con fare sospetto, dopo essersi più volte guardato intorno, ha aperto i diversi lucchetti apposti sul portoncino e ha alzato la saracinesca dell’autorimessa.
In quel momento i finanzieri sono intervenuti e hanno fermato il marocchino, il quale, innervosito dal controllo, non è riuscito a fornire risposte credibili in merito alla sua presenza in quella zona di Torino. I militari hanno voluto vederci chiaro e hanno deciso di perquisire a fondo il garage. Così, nascosti in una valigia trolley rinchiusa in un armadietto, sono stati trovati i nove chili e mezzo di hashish oltre a svariato materiale utilizzato per pesare e confezionare la sostanza.
«Stavolta siamo saliti di livello - è il commento del colonnello Salvatore Barca, comandante provinciale della Guardia di finanza -. Abbiamo colpito un’organizzazione più strutturata e in grado di raggiungere qualunque zona piemontese».
Valter Caneparo

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