Scappa da scuola a 7 anni
Davide è uscito dalla scuola elementare appena dopo l’intervallo gettando nella disperazione più totale le maestre. Ha attraversato una delle strade più trafficate del paese, quella centrale, via Milano, con passo svelto, cartella in spalla e grembiule lungo fino alle ginocchia. E si è incamminato verso casa, ha aperto la porta grazie alle chiavi nascoste sotto lo zerbino e si è stravaccato davanti alla tivù. E nel frattempo si è preparato per bene la scusa per non mandare su tutte le furie la mamma che in quel momento era uscita per sbrigare delle commissioni: «Si è rotto un tubo dell’acqua, si è allagata la scuola e ci hanno permesso di uscire...», le ha poi riferito candidamente quando è rientrata.
L’alunno discolo che l’altra mattina ha deciso senza un vero motivo di marinare più di metà delle lezioni, ha appena sette anni, è alto come un soldo di cacio, ma ha dimostrato di possedere una buona dose di malizia e furbizia.
Alla fine, a ricostruire ogni cosa, ci hanno pensato i carabinieri, intervenuti su richiesta delle maestre disperate (una singhiozzava quando comunicava ai militari cos’era accaduto: «Uno dei nostri alunni è scappato, non sappiamo dove possa essere andato...») dopo che non avevano più trovato il bambino in classe al termine della ricreazione.
«Davide è uscito, se n’è andato», hanno risposto in coro i compagni di classe alla domanda posta dalle insegnanti se per caso qualcuno di loro lo avesse visto o sapesse dove fosse in quel momento.
Caso risolto. Prima di diramare le ricerche e mettere tutte le pattuglie a disposizione sulle tracce del bambino scomparso, uno dei carabinieri ha telefonato a casa della famiglia. E, guarda caso, ha risposto proprio lui. «Sono un carabiniere, passami la mamma», ha chiesto il militare.
La fuga da scuola di un alunno di sette anni, un bimbo normale, senza particolari problemi, proveniente da una famiglia normalissima di Vigliano, si è così è conclusa nel migliore dei modi.
V.Ca.