No al Passante idrico

No al Passante idrico
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22 a 0. Questo  il risultato della votazione svoltasi in Comunità montana Valle Elvo, martedì, su una delibera che diceva “no” al progetto di captazione sull’Elvo. Un verdetto senza appello che dimostra, se ancora ve ne fosse stato bisogno, la contrarietà degli amministratori locali e della Valle Elvo in generale nei confronti dell’iniziativa assunta dal Consorzio di Bonifica della Baraggia vercellese sul progetto anche noto come “Passante idrico”.

Il Pd e Ronzani. Soddisfatto per il consigliere regionale di minoranza, Wilmer Ronzani: «Prima la Conferenza dei sindaci, poi il pronunciamento della Comunità montana, accanto alla mobilitazione promossa dal Comitato “Valle Elvo Viva”, hanno contribuito in maniera determinante a bloccare la realizzazione di un progetto costoso, inutile e con un fortissimo impatto. A questo punto non esistono più alibi, neppure per coloro, come l’amministrazione provinciale di Biella, che avevano assunto sulla questione una posizione notarile che sottintendeva, però, la disponibilità a realizzare il progetto. Simonetti e Governato, che non perdono occasione per dichiarare di rimettersi alla volontà del territorio, prendano una posizione chiarissima ed invitino il Consorzio di Bonifica della Baraggia Biellese e vercellese a ritirare il progetto».

Presidente. «Inutile. Costoso e non richiesto dal territorio dice il presidente della Comunità montana, Gino Fussotto -. Questa la valutazione che è emersa dalla riunione. Il tutto a prescindere da chi ha presentato il progetto. Studi alla mano c’è il rischio di un danno ambientale per la nostra valle. E quindi il voto è stato chiaro. Ha espresso cosa ne pensa l’ente e il territorio. Ora spero che in sede di Conferenza di servizi si tenga conto di questo parere votato all’unanimità». All’incontro erano assenti due consiglieri. Nella foto il sindaco di Occhieppo Inferiore, Osvaldo Ansermino durante un incontro del Comitato contrario al progetto

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