Un TRANQUILLO weekend di basket

Un TRANQUILLO<BR> weekend di basket
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La serie A sembra aver tirato giù la saracinesca. Definita la retrocessa, in bocca al lupo JC!, definite le 8 che faranno i playoff, si tratta ora di finalizzare qualche piazzamento, ma fino a Gara 1 dei quarti di adrenalina ne scorrerà obiettivamente il giusto. Si può e deve dire che sarebbe stato meglio il contrario. Allo stesso tempo però si tratta di un prezzo davvero modico per poter usufruire di quella splendida fiammata che si chiama playoff. 

Essendo abbastanza vecchio da ricordare il momento in cui la post-season venne importata dagli USA grazie alla lungimiranza dell'avvocato Coccia e avendo davanti l'esempio di altri sport (ahem) che non li utilizzano, penso possiamo convenire tutti che siamo fortunati. Che poi, almeno ogni tanto, vedere del basket per il puro gusto di farlo non è così drammatico, anzi. Uno dei "difetti di fabbricazione" è proprio l' incapacità di vendere il prodotto per quello che è, cioè una bellissima forma di spettacolo tendente ad arte, di cui il risultato è una componente importantissima ma non unica. Quando si dice "spettacolo" ci si irrigidisce tutti, si pensa al circo piuttosto che al Bagaglino.  Ma non è così, altrimenti finisce che si valorizzano solo 4-5 partite in una stagione. Spettacolo è anche vedere il gesto tecnico ed atletico, vedere serenità attorno al parquet, portare i bambini al campo senza preoccupazioni. L'adrenalina che scorre a fiotti, sublimata dai playoff, non può essere l'unico motivo per sedersi in tribuna o davanti ad uno schermo. Prima di potersela godere appieno infatti, bisogna innamorarsi di questo Gioco, che va compreso nei suoi fondamenti ed apprezzato a livello quasi sensoriale. E  per i primi approcci, una partita di fine stagione, se interpretata bene dai protagonisti, può far scoccare la scintilla. 

  
Flavio TranquilloInviato Sky Sport

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