Il Chiebbia si tinge di giallo
Non si trattava di un disastro ecologico come ha ipotizzato qualcuno o come la scena che s’è trovato di fronte chi è transitato da quelle parti lasciava intendere, con l’acqua del torrente Chiebbia, nella zona di Castelletto Cervo, all’altezza del ponte lungo la superstrada, miscelata con una sostanza di colore giallo-verde fluorescente. Non c’era in realtà nessun pericolo in quanto si trattava di un indicatore, la “fluoresceina sodica”, la quale - come rassicura il direttore dell’Arpa, Bruno Barbera - «è una sostanza innocua per la flora, gli animali e gli uomini...».
Nel caso specifico la fluorescina è stata utilizzata dal Cordar per individuare una perdita e verificare se ci fossero o meno tubature danneggiate. Al tecnico che l’ha utilizzata dev’essere però scappata un po’ la mano. Trattandosi di un colorante attivo anche ad elevatissime diluizioni, tale sostanza viene ad esempio utilizzata in speleologia per individuare rami di corsi d’acqua sotterranei che, scomparendo nel sottosuolo per ricomparire altrove, diventerebbero problematici da seguire.
V.Ca.