Truffa dello specchietto: nei guai
Due condanne e un non doversi procedere per le truffe degli specchietti. A otto mesi di reclusione più 800 euro di multa il primo e a quattro mesi più 200 euro di multa la seconda, sono stati condannati dal giudice onorario, Pietro Brovarone, Nicolla Fiasché, 32 anni, proveniente dalla provincia di Siracusa, e la sua compagna Raffaella Mirabile, 29 anni. Secondo l’accusa, i due avevano cercato di guadagnare una cinquantina di euro da una signora e circa 300 euro da un uomo biellesi contestando a entrambi la rottura dello specchietto esterno del lato della guida della loro Bmw.
«Abbiamo fretta, dobbiamo recarci subito a Torino, non abbiamo tempo e voglia di compilare la denuncia per l’assicurazione. Mettiamoci d’accorso e va bene così...», aveva proposto l’uomo ai due automobilisti biellesi, confusi e indecisi sul fa da farsi in quanto nessuno dei due si era reso in effetti conto d’aver danneggiato lo specchietto di un’altra auto. A rimettere le cose a posto ci aveva pensato... una pattuglia della Polizia stradale che il caso aveva voluto passasse proprio in quel momento da quelle parti. Il tentativo di truffa era stato così smascherato.
Se l’è invece cavata con l’assoluzione dopo aver risarcito tutti i danni ed aver convinto le parti offese a ritirare le denunce, Michele Fiasché, 64 anni, anche lui proveniente dalla provincia di Siracusa, in Sicilia. Allo stesso modo aveva cercato di raggirare con la storia dello specchietto un cossatese e altri tre automobilisti dai quali si era fatto consegnare 50, 75 e 80 euro, dopo averli convinti che la colpa della rottura dello specchietto della sua Bmw era stata loro. Con il ritiro della querela da parte di tutte le parti offese, il giudice non ha potuto far altro che disporre per l’imputato il non doversi procedere.
V.Ca.