Elezioni, già campagna elettorale
Mancano circa ventiquattro mesi prima delle nuove elezioni comunali. L’attuale legge elettorale ha ridimensionato la composizione delle amministrazioni. Nel Biellese solo Biella avrà il doppio turno e i partiti giocoforza si conteranno; negli altri Comuni il nuovo sindaco sarà quello che otterrà più voti sin da subito. Cossato compreso, il cui numero di residenti è sotto le 15 mila unità. Le nuove rappresentanze saranno ridotte: meno consiglieri ed assessori rispetto al recente passato. Tuttavia nei vari Comuni, gli amministratori attendono di conoscere l’esito delle probabili elezioni politiche della prossima Primavera, anche se un po’ tutti, un pensierino su come comportarsi nel 2014, lo hanno fatto.
A Vigliano, il sindaco Luca Sangalli dovrà lasciare la poltrona dopo dieci anni di regno incontrastato. Eletto a sorpresa nel 2005 a capo di una lista di centro-destra, a rappresentare il Pdl e indipendenti, Sangalli ha saputo poi conquistare la completa fiducia dei viglianesi, sbaragliando gli avversari tre anni fa. Chi sarà il suo successore? Favorito il vice-sindaco Claudio Minetto, ma a rappresentare la continuità dell’attuale maggioranza potrebbe essere anche una donna: l’attuale assessore Donatella Poggi, che detiene deleghe che rendono grande visibilità e consenso (turismo, personale, pubblica istruzione, asilo nido, pari opportunità e relazioni con il pubblico). La Lega Nord si è nel frattempo organizzata con una propria sezione, ed il segretario Filippo Fassina, consigliere di minoranza eletto in una lista civica, sino a qualche mese fa era corteggiato dalla maggioranza per la formazione di una coalizione Pdl-Lega- Indipendenti, oggi però tutto è precipitato, la Lega Nord sta pagando enormemente in termini di consenso elettorale, sia l’effetto degli scandali nazionali del vertice di via Bellerio, e, in ambito locale, lo scontro politico tra Roberto Simonetti e Pier Giorgio Fava, che sta trascinando nelle sabbie mobili. Se ci sarà una lista targata Lega Nord lo si capirà dopo il congresso del movimento di fine giugno a Milano. La sinistra viglianese è da tempo divisa, tanto che nel 2009, due liste si spartirono i voti, quella di Vittorio Maiorano e di Cristina Vazzoler. Sparito dalla scena Maiorano, il suo erede in consiglio comunale, Natalino Zanin sembra voler abbracciare il nuovo progetto politico moderato di “Lab 21”, per portarlo a concorrere alle elezioni in paese. Mentre la Vazzoler e Valeriano Zucconelli potranno finalmente riunire tutto il consenso del partito democratico viglianese.
A Valdengo la situazione potrebbe complicarsi, anzi moltiplicarsi, da due a quattro liste. La lista storica “Grano e Navetta” civica sulla carta ma che ha sempre rappresentato la ex Democrazia Cristiana ed alleati prima e il centrodestra ultimamente, ha perso una componente politica, la Lega Nord, rappresentata dall’ex vice sindaco Sante Tregnago, a cui il sindaco tre mesi fa ha tolto le deleghe e che pare intenzionato a lavorare per creare una lista propria. L’attuale sindaco Sergio Gronda cesserà il mandato dopo dieci anni, a sostituirlo sembra favorito l’attuale vice-sindaco Paolo Tumiatti, a meno che non rivoglia concorrere per la poltrona di “primo cittadino” l’attuale capogruppo Roberto Pella, che fu già sindaco dal 1995 al 2005. Ma vuole rientrare nel consiglio comunale anche il Partito Democratico, il grande escluso delle ultime elezioni, che si fece da parte per favorire la corsa delle lista civica “Valdengo Domani” che però perse le elezioni. Il coordinatore del circolo Pd, Robertino Siviero, la già fatto sapere chiaramente e più volte ha fatto notare, di non avere nessun rappresentante del proprio partito in consiglio. Grande incertezza regna invece sul futuro dell’attuale gruppo di minoranza capeggiato da Vincenzo Ciano, i “rumors” valdenghesi danno la lista in forte crisi di rappresentanza, non avendo più l’appoggio “esterno” del Pd.