L'export biellese tiene nel primo trimestre

L'export biellese tiene nel primo trimestre
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Nel primo trimestre 2012, il valore delle esportazioni biellesi ha raggiunto la quota di 368,2 milioni di euro, registrando un lieve decremento pari allo 0,1% rispetto allo stesso trimestre del 2011. La riduzione dell’export biellese nel periodo esaminato risulta in controtendenza sia rispetto alla media nazionale (+5,5%) che a quella piemontese (+5,1%).

«La spinta delle vendite oltre confine ha manifestato una battuta di arresto, registrando un lieve decremento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In particolar modo i contributi delle vendite all’estero rappresentati dai tessuti e dagli articoli di abbigliamento continuano a fungere da effetto traino, mentre per quanto concerne i principali mercati di sbocco, risulta positiva la performance verso i Paesi extra-Ue», commenta Andrea Fortolan, vice presidente vicario della Camera di commercio di Biella.  Il risultato complessivo delle vendite all’estero è dovuto alle variazioni negative registrate soprattutto dai filati di fibre tessili (-9,1%), dalle altre attività manifatturiere (-10,1%) e dagli altri prodotti (-31,2%). In crescita, invece, risulta essere l’export dei tessuti (+7,6%), degli articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) pari al +10,3%, della meccanica (+14,0%) e degli alimentari (+4,4%). Per quanto concerne i mercati di sbocco delle merci biellesi, il bacino dell’UE 27 continua ad attrarre più delle metà delle esportazioni biellesi. Risultano particolarmente brillanti le vendite all’estero verso la Germania (+10,3%), che si conferma come mercato principale, l’Austria (+12,8%) e la Bulgaria (+8,9%), mentre sono in calo le esportazioni verso gli altri principali partner commerciali europei. Complessivamente, l’export biellese diretto verso i paesi dell’area comunitaria ha rilevato una variazione negativa pari a -1,7%. La dinamica delle vendite all’estero dirette ai partner extra-Ue 27 nel periodo gennaio-marzo 2012 (+2,4%) è risultata positiva, sebbene il dato risulti inferiore rispetto a quello registrato nel corso del 2011 ed è stata trainata da Cina (+14,5%), Giappone (+13,1%) e Stati Uniti (+19,0%). Sono, invece, in flessione le esportazioni verso la Svizzera (-1,0%) e Hong Kong (-19,1%).

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