"Danni per anni"

"Danni per anni"
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Occorreranno anni prima che i danni provocati al torrente Sessera vengano risolti in modo definitivo, dopo la fuoriuscita di fango dalla diga delle “Mischie”. A questa conclusione sono arrivati quattro sindaci della zona e l’assessore all’ambiente della Provincia di Biella, Fausto Governato Greggio.

Summit. Ieri mattina in via Quintino Sella c’è stato un incontro ufficiale, che doveva fare il punto della situazione. A dati precisi gli amministratori non sono riusciti ad arrivare, in mancanza di riscontri. Anche se la certezza di una ferita grave e profonda all’ambiente ha trovato tutti d’accordo. Per avere un quadro scientifico, però, mancano alcuni tasselli. Esempio? La quantità di pesci morti. Interi tratti del torrente sono da giorni privi di fauna ittica, ma gli esemplari morti non si vedono perché probabilmente sommersi dall’enorme massa di fango venuta fuori dall’invaso. Stesso discorso per tutta una serie di microrganismi la cui presenza o meno, oltre a non poter essere riscontrata ad occhio nudo, chiede tempi d’osservazione lunghi.
 
L’assessorato. «Il quadro generale rimane preoccupante e l’amarezza per quanto avvenuto resta uguale - spiega Fausto Governato Greggio -. La comune visione delle cose con i sindaci mi ha fatto molto piacere, perché insieme abbiamo definito una strategia d’azione. In pratica tutti ci siamo impegnati a recuperare dati inopugnabili dal punto di vista scientifico, in modo che nelle sedi opportune si possa stabilire se c’è stato un danno ambientale oppure no. Che il torrente sia stato danneggiato è innegabile. Ma per configurarsi il danno ambientale ci devono essere dei presupposti, che noi verificheremo ed, eventualmente, sottoporremo all’attenzione delle autorità competenti».

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