Crisi, operai specializzati cercansi

Nell’era della crisi, non sono soltanto i posti di lavoro a diminuire. Capita anche che a cominciare a mancare all’appello delle offerte di lavoro siano certe figure professionali di operai specializzati dell’edilizia, del metalmeccanico, periti tintori, rammendatrici o tecnici informatici e quant’atro. Un esercito di figure professionali che le aziende cercano ma che spesso non riescono a più a trovare con la facilità di un tempo.
Indagine. L’indagine previsionale per il terzo trimestre 2012 elaborata da Excelsior Unioncamere, in collaborazione con il Ministero del Lavoro, mette il dito nella piaga. Se, infatti, i posti di lavoro che le imprese italiane metteranno a disposizione per il terzo trimestre dell’anno saranno 3.800 in meno dell’analogo trimestre 2011 e 69 mila in meno rispetto al secondo trimestre dell’anno, tuttavia all’appello alcune “caselle” continueranno a restare vuote: dall’indagine Unioncamere, infatti, merge il fatto che per il reperimento di alcune categorie di lavoratori (tecnici informatici, operai specializzati nell’edilizia, nel metalmeccanico e nell’elettromeccanico per esempio) le difficoltà per le imprese continueranno ad essere concrete: si va dal 23,7% dei tecnici in campo informatico al 28,9% degli operai specializzati nell’edilizia sino al 30% degli operai nelle attività metalmeccanica ed elettromeccanica. Più o meno, un lavoratore ogni tre, in questi casi, mancherà all’appello. Un panorama preoccupante perché, al di là della motivazioni soggettive di chi il lavoro lo rifiuta, il fenomeno mette in pericolo la sopravvivenza produttiva di un certo manifatturiero. Una situazione che sia per gli industriali sia per il sindacato (vedi box in pagina) va affrontata immediatamente.
Pianificazione. «La carenza di certe figure professionali essenziali alla fluidità della filiera, penso ai periti tintori, è il risultato di almeno un decennio di slogan che hanno allontanato i giovani da certi studi - afferma il vicepresidente Uib per l’Area Relazioni Industriali, Alberto Platini -. Io stesso, nelle mie aziende, ho difficoltà a reperire certe professionalità. Mi pare che, per un certo pezzo della nostra storia recente, abbiamo commesso il grave errore di lasciar perdere un aspetto importante della nostra formazione. Oggi, in un mondo del lavoro che si sta sempre più polarizzando sugli specializzati, dobbiamo in extremis mettere in campo una rete formativa, recuperando le figure necessarie che vengono a mancare e creando quelle nuove. E’ necessaria una nuova pianificazione che dia soprattutto ai giovani la sicurezza che il lavoro industriale e il tessile sono ancora opportunità».