Enrico: "Sogno la finale"

Gli obiettivi dell’Aviere Capo dell’Aeronautica Enrico Pozzo sono due: contribuire a schiodare, come direbbe lui nel solito modo direttissimo che ha di parlare di tutto e di tutti, dal 12° posto la squadra azzurra, risultato che la sua Italia ha bissato sia ad Atene sia a Pechino.
Se questo accadrà, sarà perchè nelle rotazioni in programma sabato pomeriggio dalle 16.30 gli azzurri avranno dato il massimo, sbagliando poco o nulla. Compreso lui, il pluricampione italiano della ginnastica artistica che a Londra vuole anche entrare nella finale a 24 del concorso generale individuale per migliorare il 19° posto cinese, magari mettendo piede in una finale di specialità. Quella dove punterà tutto, quella che negli ultimi tempi è stata provata e riprovata fino all’ossessione, col permesso del fisico acciaccato di qualsiasi ginnasta 31enne, è l’esercizio alla sbarra. Igor Cassina non c’è più, certo ripeterne le gesta d’oro è impresa titanica. E’ l’esercizio di Pozzo dove il valore di partenza è 16,40, altissimo, da finale, dove poi tutto è possibile. E’ giusto dire che la concorrenza è altissima. Movimento Pozzo. Il suo esercizio alla sbarra inizia con un movimento attribuito allo spagnolo Munoz che dal 2013 dovrebbe chiamarsi Munoz Pozzo. Ai Campionati del Mondo di Tokyo del 2011 hanno entrambi presentato un movimento originale alla sbarra, lo Jamawaki con mezzo giro su impugnatura mista. La Federazione ha intitolato l’elemento allo spagnolo, ma il riconoscimento al biellese è dato in arrivo. Exploit. Gli altri esercizi dove Pozzo potrebbe tentare l’exploit della finale a 8 sono il volteggio e il corpo libero, mentre parallele, cavallo con maniglie e soprattutto anelli sono esercizi dove non forzare, cercando di ottenere un punteggio buono, ma non del possibile livello degli altri tre esercizi che nel suo caso, e della squadra, possono fare la differenza in positivo. Al villaggio. Destino delle discipline che cominciano il giorno dopo è quello di vedere la cerimonia d’apertura in tv, perchè stare in piedi per ore la sera prima non è proprio salutare. Ieri le prove generali alla Wembley Arena: «Nella prova generale di oggi (ieri, ndr) non è andata tanto bene. Un po' di stanchezza, non sono stato brillante - racconta Pozzo -. La finale a 24 resta un sogno, spero di arrivare alle qualifiche nella condizione giusta per realizzarlo. Domani (oggi, ndr) abbiamo un programma più tranquillo, poi ci attendono gli ultimi ritocchi prima delle 16.30 di sabato, il momento decisivo. L'organizzazione è buona, anche se in realtà è tutto meno in grande rispetto a Pechino: il villaggio, la mensa, i trasporti. Speriamo che sia più grande il ricordo che lasceremo nei cuori dei nostri tifosi».