Bruciano gli alpeggi,salva una pineta
E’ salva la pineta di località Le Piane, nei pressi dell’altura del Gemèvola (o del Cornabecco), nel comune di Coggiola, che per due giorni è stata minacciata dalle fiamme.
Se il rogo divampato lunedì’ sera intorno alle 20 avesse raggiunto il polmone verde, avrebbe provocato un disastro incontrollabile. Ma gli agenti del Corpo Forestale dello Stato coadiuvati come al solito dai volontari del Corpo Aib del Piemonte, hanno impedito che l’incendio divorasse ogni cosa lungo il suo passaggio. A dare manforte a volontari e agenti, nella giornata di martedì, sono stati impiegati un elicottero della Regione e un canadair. Ieri è intervenuto l’elicottero dei Vigili del fuoco e un altro canadair.
L’intervento. Per rifornirsi d’acqua, l’elicottero ha fatto la spola con un vascone predisposto a una distanza adatta che è stato di continuo alimentato dalle cisterne dei Vigili del fuoco, dei volontari Aib e dalla cisterna del Coordinamento provinciale della Protezione civile.
Dolo o fulmine? L’incendio potrebbe essere divampato a causa di un fulmine. Ma c’è chi non esclude, come accade spesso in questi casi, la matrice dolosa: qualcuno avrebbe quindi dato fuoco apposta alle sterpaglie e in breve il fronte delle fiamme sarebbe sfuggito ad ogni controllo. Quella zona, tanto impervia, è raggiungibile solo dalle capre. Può essere anche zona di caccia, ma non da bestiame. «Nella valutazione di gravità dell’incendio - spiega Rodolfo Gilardi, responsabile provinciale del CorpoAib - abbiamo ritenuto con il Corpo forestale di dover proteggere la pineta. In caso contrario i danni sarebbero stati ben più gravi...».