Il 2011 fra gli anni più caldi
Lo stato dell’ambiente in Piemonte, con qualche differenza legata ai grandi centri urbani, presenta un sostanziale equilibrio nel tempo nei dati che ne esprimono la salute, come presentato dall’ultimo studio di Arpa “Lo Stato dell’ambiente in Piemonte 2012”. I dati delle Province piemontesi sono simili con poche grandi criticità.
Tutto sommato il Piemonte gode di buona salute considerando le condizioni di aria, acqua, suolo, rumore e più in generale clima.
Aria. Ad eccezione dei punti di elevato traffico e grandi centri urbani, dove restano alte le concentrazioni di biossido di azoto, le concentrazioni di monossido di carbonio e biossido di zolfo restano basse. Nel 2011si è registrato un evidente peggioramento per quanto riguarda le polveri sottili (PM10 e PM2,5): una condizione legata alla scarsità delle precipitazioni che, negli anni precedenti, ne avrebbero favorito la dispersione.
Acque. E’ cambiato il quadro normativo, e quindi la comparazione con gli anni precedenti risulta maggiormente complicata. Ciò nonostante, per quanto riguarda le acque superficiali, i dati del triennio 2009-2011 rilevano una situazione di sostanziale compromissione dello stato di qualità per quasi il 50% dei corpi idrici superficiali. Per quanto riguarda invece le acque sotterranee, nel triennio di riferimento emerge una compromissione generalizzata della falda superficiale a causa di nitriti e pesticidi. Su entrambe le matrici non si evidenziano tuttavia variazioni significative rispetto ai dati storici.
Rumore. Il Piemonte è una delle poche regioni ad aver affrontato la problematica del rumore. Risultano rumorose, logicamente, le aree urbane, dove risiede circa il 50% della popolazione. Gli autoveicoli sono responsabili per una quota prossima al 90%, il traffico ferroviario incide per il 7%, mentre i siti di attività industriale “inquinano” soltanto per l’1%. Il miglioramento del parco veicoli, maggiormente tecnologico, unito alla diminuzione dei flussi ha fatto riscontrare ad Arpa, nella città di Torino, una diminuzione del rumore presente.
Clima. Negli ultimi 50 anni, il 2011 è stato l’anno più caldo, superando anche il 2006, con temperature medie annue ovunque al di sopra della norma, con i valori più alti registrati nel Piemonte settentrionale, in particolare nelle zone montane e pedemontane nordoccidentali. Precipitazioni invece nella media, mentre i mesi più caldi rispetto agli anni precedenti sono stati aprile, maggio, agosto, settembre e dicembre.
Infine aumenta la percentuale di raccolta differenziata e la produzione di rifiuti urbani si mantiene stabile, i consumi energetici complessivi in Piemonte presentano aumenti poco significativi. La radioattività artificiale nell’ambiente in Piemonte è ormai a livelli molto bassi.