Adottati tutti i beagle "biellesi"
«Tutti e venti i beagle arrivati a Biella da Green Hill sono stati adottati, hanno tutti trovato un padrone temporaneo che tutti si augurano possa presto diventare definitivo. I biellesi hanno risposto in massa all’appello lanciato per dare una casa a queste povere bestiole provenienti dall’allevamento lager di Montichiari...».
A parlare Rossella Pitarresi, presidente della neonata sezione di Biella della Leidaa (Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente). E’ euforica, felice per come stanno andando le cose dopo che martedì scorso, tre attivisti biellesi erano partiti alla volta di Montichiari e avevano caricato i venti beagle, una decina di femmine gravide e una decina di cuccioli. «Siamo stati ripagati in emozioni forti e piacevoli della fatica e delle notti insonni che abbiamo trascorso. Abbiamo avuto la possibilità di conoscere persone stupende a cui abbiamo affidato mamme e cuccioli».
La procedura. Prima di poter affidare uno dei cani liberati dall’allevamento, i volontari della Leidaa si presentano a casa dei candidati e accertano d’avere a che fare con persone serie che di sicuro si prenderanno cura del cane dato loro in affido temporaneo. Vengono pertanto compilati i vari moduli e la pratica si conclude.
Altre femmine gravide. Due giorni fa sono arrivate a Biella altre sei femmine gravide che dovrebbero partorire a giorni. «E’ vero - conferma Rossella Pitarresi -. Due di noi sono tornati a Montichiari e le hanno caricate perché pare che nessuno le volesse. Abbiamo quindi bisogno di altre persone che intendono adottare un beagle in quanto dalla prossima settimana, dopo i parti, avremo tanti cuccioli in più da dare in affidamento...».
Il confronto con l’Asl. Nei giorni scorsi i volontari biellesi della Leidaa hanno preso contatto anche con il settore veterinario dell’Asl di Biella che ha effettuato i controlli di rito e ha visitato i cani entrati nel Biellese. Copia di ogni affido dovrà essere trasmessa anche agli uffici dell’Asl in modo che in una seconda fase si possa procedere con la “microcippatura” di ogni esemplare (l’applicazione del micro chip di riconoscimento).
Sul fronte giudiziario, intanto, nei giorni scorsi è arrivata una bella notizia per gli animalisti: i cani e i cuccioli di beagle rimangono sotto sequestro, aprendo così la strada ad un affidamento che potrebbe diventare definitivo. E’ la decisione dei giudici del riesame del Tribunale di Brescia sul ricorso fatto dall’azienda Green Hill dopo il sequestro dei giorni scorsi. L’azienda si è comunque vista accogliere parzialmente la richiesta di dissequestro. Una decisione che, quantomeno sulla carta, sembra un po’ “salomonica”: i cani non vengono resi, ma, di fatto, la Marshall viene messa nelle condizioni di ripartire da zero per allevarne altri da vendere a Università e Istituti di ricerca in Italia e nel mondo come faceva prima.