"Prima il Quadrante, poi Roma"
Da qualche giorno circolano con insistenza negli ambienti della politica le voci che vorrebbero il presidente della Provincia, Roberto Simonetti, prossimo a rassegnare le proprie dimissioni. Indiscrezioni che, al momento, risultano comunque prive di fondamento, come spiega lo stesso presidente. «Invece di discutere sulle mie possibili dimissioni, che smentisco - dice lo stesso Simonetti - vorrei che il confronto si spostasse su due tematiche ben più importanti per il territorio.
Entro il 31 dicembre, grazie alla spending review appoggiata da Pdl e Pd, Biella perderà la sua Provincia. Ed entro poche settimane dovrà decidere con chi accorparsi. Inoltre dovrà fare i conti con 1,8 milioni di euro di tagli decisi sempre dal Governo Monti».
Le prossime scadenze. Simonetti vuole essere protagonista nelle scelte che riguardano il territorio. «Il 29 agosto prima e il 10 settembre poi - spiega - il Comitato delle autonomie locali dovrà pronunciarsi sul futuro del nostro territorio e io voglio partecipare, in qualità di presidente della Provincia, alle riunioni, per perorare la causa del Quadrante, grande opportunità per il Biellese».
I tagli. La seconda scadenza a cui il presidente leghista non vuole assolutamente rinunciare è quella degli equilibri di bilancio che dovranno essere trovati a causa dei tagli contenuti nella spending review. «Abbiamo da poco chiuso il bilancio consuntivo - dice - e ora dobbiamo tornare a operare sui conti perché mancano 1,8 milioni di euro di trasferimenti e anche il mercato dell’auto, da cui noi incassiamo l’imposta di trascrizione, è in forte crisi e quindi le nostre entrate dovranno essere riviste». La scadenza, in questo caso, è il 30 di settembre e la soluzione per non mandare in dissesto l’ente prima dell’accorpamento appare una sola. «Il congelamento di tutte le spese dell’ente» dice Simonetti. La decisione dovrà però essere ratificata da giunta e consiglio.
E le dimissioni? Simonetti non nasconde la sua volontà di correre per le prossime elezioni politiche. «Voglio continuare a rappresentare il territorio e siccome non potrò far parte delle nuove giunte provinciali che dovranno essere composte da sindaci e da consiglieri comunali, l’unica tornata utile è quella delle politiche. Da parlamentare uscente voglio giocarmi le mie carte per la riconferma. Ricordo anche che la Provincia di Biella cesserà di esistere entro il 31 dicembre di quest’anno, dunque dimissioni o non dimissioni la morte dell’ente è stata decisa dal Governo».
Termine ultimo. Appare dunque scontato che entro il 31 ottobre, ultimo giorno utile per non avere incarichi e potersi ricandidare alle politiche, arriveranno le dimissioni di Simonetti. Che, però, per ora pensa agli imminenti ultimi impegni da presidente.