Funghi, stagione incerta
Chi ama raccogliere funghi sta certamente guardando al cielo e sperando che le piogge degli ultimi giorni proseguono, alternandosi con il sole. E incrociano le dita, perchè sino ad oggi la stagione micologica non è ancora partita.
L’esperto. Il presidente del Gruppo micologico biellese Piero Zorio non è ottimista, almeno per le prossime due settimane: «Il gran caldo del mese di agosto, anomalo dalle nostre parti, ha fatto sì che ad oggi di funghi non ce ne siano. Le piogge però dovrebbero sbloccare la situazione: nel giro di quindici giorni, se il meteo continuerà su questi livelli, possiamo immaginare di avere i primi positivi riscontri».
Sconsigliato dunque, nei prossimi giorni, addentrarsi per i boschi alla ricerca di porcini o donne, o quanto meno, se si decide di farlo, con la consapevolezza che il raccolto potrebbe non essere dei migliori. Intanto il Gruppo micologico ha dovrà probabilmente rinunciare all’esposizione che si terrà fra pochi giorni al giardino botanico di Oropa e anche la festa di inizio ottobre in paese rimane sospesa in attesa di conoscere la disponibilità del raccolto: «Quella di quest’anno sarà la 32ª edizione - spiega Zorio - ma in realtà dovrebbe essere la 37ª: ci sono state infatti cinque annate in cui non c’erano abbastanza funghi per allestire una sagra». Porcini o Margherite? Non basta però la pioggia a stabilire che tipologia di funghi arricchiranno il territorio. «Se ad esempio dovesse piovere molto - prosegue Zorio - ci troveremmo di fronte ad una stagione ricca di Finferli, una tipologia di fungo che necessita di molta acqua. Diversamente, se il terreno sarà sufficientemente umido, e temperature in un range che van dai 14 gradi notturni ai 24 diurni, allora spunteranno molti più porcini».
Tesserini in calo. Un po’ per le condizioni meteo, un po’ per la crisi, un po’ perchè di anno in anno diminuisce la popolazione di appassionati ricercatori, quest’anno le richieste per i tesserini sono in forte calo. Gli uffici competenti stanno ancora ultimando i conteggi, di ritorno dalle ferie estive, ma nel Biellese, rispetto all’anno precdente, si parla del 40% di permessi in meno.