Banca Sella rapinata

Banca Sella rapinata
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Pare essere di oltre 100 mila euro il bottino della rapina avvenuta la scorsa settimana nella filiale di Nola, in provincia di Napoli, ai danni della Banca Sella. Il colpo è stato messo a segno giovedì pomeriggio, poco dopo le 16. Secondo le testimonianze degli impiegati, un uomo dall’aria distinta e ben vestito avrebbe chiesto di parlare con il direttore. Una volta accompagnato dal dirigente, l’uomo avrebbe estratto un’arma da una tasca della giacca e intimato di farsi portare alla cassaforte principale, facendosi consegnare tutte le banconote presenti. Il rapinatore avrebbe sempre mantenuto un atteggiamento tranquillo, senza mostrare aggressività nei confronti dei dipendenti campani della banca biellese. «State calmi e non succederà niente... Sono quindici anni che faccio rapine...» pare abbia addirittura detto agli impiegati. Ad aspettarlo fuori, probabilmente, un complice, a bordo di un’auto.

 I conti. Sono ancora in corso i conteggi esatti della rapina. Non è da escludere che la cifra finale possa risultare inferiore a quanto subito ipotizzato. Di certo il “colpo” ha superato la cifra media che si recupera in questi casi, che s’aggira intorno a poche migliaia di euro. Nelle banche infatti da anni i soldi in contanti effettivamente presenti sono, relativamente, pochi. Nella casse e nelle casseforti a disposizione del personale gli euro disponibili non devono superare determinate soglie, sufficienti per le quotidiane operazioni con i clienti agli sportelli. L’informatizzazione dei sistemi e le esigenze di sicurezza, insomma, hanno fatto sì che di soldi “veri”, negli istituti di credito, ne circolino il meno possibile.
Circostanza che i rapinatori più o meno professionisti conoscono, accontentandosi sempre di quanto riescono a prendere nei pochissimi minuti a loro disposizione una volta superata la soglia d’ingresso delle banche. In questo caso, però, l’autore pare essere stato più abile o fortunato del solito, cogliendo un momento particolare del lavoro dell’agenzia, in cui erano in custodia molti soldi in contanti in ragione di alcuni depositi avvenuti poco prima.

L’arma. Sui fatti stanno indagando le forze dell’ordine, anche visionando alcune registrazioni delle telecamere di sicurezza. Da verificare la reale pericolosità dell’arma. Il superamento dei controlli elettronici all’ingresso, infatti, farebbe pensare più ad un’arma giocattolo che non ad una vera pistola.

Bilanci. La Banca Sella, che ha oltre 330 uffici sul territorio nazionale, nel corso del 2012, ha subìto una decina rapine. Numero in linea con i dati nazionali. Anche i soldi sottratti, in totale, rientrerebbero nel quadro statistico dei valori nazionali di banche e istituti di credito.

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