Asili, bus, strade: tutti i tagli
L’ora della verità è vicina. Il consiglio provinciale è stato infatti convocato per il prossimo 28 settembre. All’ordine del giorno c’è il futuro immediato dell’ente. Che non dipende dalla discussione sul riordino delle province deciso dal Governo, ma dai soldi. Perché a Biella non ce ne sono più e per far quadrare i conti, dopo il taglio da 1,850 milioni imposto dalla spending review, ce ne sono, se possibile, ancora meno. L’assessore competente, Orazio Scanzio, è preoccupato ma convinto di farcela, almeno nel 2012. «Siamo al lavoro per tagliare tutto il tagliabile - dice - e per questo motivo abbiamo chiesto ai consiglieri provinciali una proroga di una settimana per distribuire loro il materiale».
E’ certo che la Provincia, dopo questa ulteriore cura dimagrante imposta a soli tre mesi dalla fine dell’esercizio, non potrà far altro che pagare gli stipendi dei dipendenti e garantire il funzionamento delle scuole superiore. Per tutti gli altri capitoli la cifra a disposizione scende a zero.
«Aumentate la Cosap». Con una lettera protocollata in Provincia i revisori dei conti dell’ente la soluzione l’avevano individuata: «Aumentate il canone sui passi carrai». Immediata la replica di Scanzio: «La linea politica mia e della giunta è quella di non mettere più le mani in tasca ai cittadini. Per gli equilibri di bilancio ce la faremo». E per il 2013? Chissà, forse non sarà più neppure competenza di questa giunta provinciale se il presidente Roberto Simonetti si dimetterà...
Dove si taglia. I documenti ufficiali, come confermato dal vicepresidente Scanzio, arriveranno solo fra una settimana, ma non è difficile immaginare dove verranno trovate le risorse per far quadrare il bilancio. La Provincia versa ai Comuni circa 600mila euro l’anno per la gestione degli asili comunali: questa cifra sarà ridotta a un quinto, mettendo in difficoltà le amministrazioni comunali. Il trasporto pubblico, fatti salvi i contratti che non possono essere risolti, verrà ridimensionato in modo importante. Il protocollo dello sport e quello del turismo verranno cancellati, così come le voci degli assessorati allo sport, al turismo e alla cultura verranno azzerate. C’è poi la partita del riscaldamento scolastico: la Provincia sta studiando di ridurre di uno se non due gradi. Aule più fredde, dunque, e meno soldi spesi per il riscaldamento delle stesse. E, per finire, chi si aspetta la sistemazione delle strade, rimarrà deluso. Anche qui il capitolo verrà fortemente ridimensionato. Che senso ha, in queste condizioni, la Provincia?