Ferì il vicino di casa, assolto
E’ stata applicata la scriminante della legittima difesa in un processo per lesioni aggravate nei confronti di un giovane accusato d’aver ferito in modo lieve alla mano il vicino di casa con un coltellino che teneva in macchina e che è stato così assolto. Il giudice onorario, Pietro Brovarone, ha così accolto la tesi del difensore, avvocato Franco Giardino Roch, secondo cui il giovane, minuto e poco propenso allo scontro fisico, si sarebbe solo difeso dall’aggressione del vicino, di parecchi anni più di lui, robusto e dal temperamento molto più focoso. «In quel momento il mio cliente era già seduto in macchina e stava per andarsene - ha fatto notare il legale -. Se il vicino è rimasto ferito vuol dire che la mano deve averla inserita nell’abitacolo dal finestrino altrimenti non sarebbe accaduto nulla...».
L’imputato, Domenico Incorvaia, 28 anni, di Biella, non l’ha però fatta del tutto franca. E’ stato infatti condannato alla pena minima di 100 euro di ammenda per aver portato il coltellino fuori da casa e averlo detenuto nella sua auto.
L’altro processo. Stralciata invece la posizione del vicino, Maurizio Pidello, 49 anni (avvocati Peretti e Giannone di Ivrea), che a sua volta è accusato di violenza privata e dovrà comparire davanti al giudice onorario, Iolanda Villano, il prossimo 15 marzo.
I fatti risalgono al 3 gennaio di due anni fa. Tra i due non correva buon sangue da tempo. Quel giorno, per un urto non voluto lungo le scale, erano volati insulti e minacce. Poi l’imputato era stato raggiunto dal vicino mentre si stava per allontanare sulla sua auto e si sarebbe quindi difeso con il coltellino per non essere aggredito.
Il vicino - stando all’accusa di violenza privata che lo riguarda - non avrebbe però mollato la presa. Si sarebbe infatti messo al volante della sua auto e avrebbe inseguito l’imputato per le vie della città fino a riuscire a bloccarlo davanti al Penny Market di Vigliano dopo aver messo la vettura di traverso in mezzo alla strada. A quel punto - secondo l’accusa - gli avrebbe sferrato un violento pugno sul naso. Avrebbe inoltre rifilato un calcione ben dato sulla portiera della Fiat Uno dell’imputato.
V.Ca.