Tre anni per i pesticidi contraffatti
Accusato di ricettazione di prodotti fitosanitari contraffatti da utilizzare in agricoltura, Francesco Pastormerlo, 69 anni, di Villanova Biellese, è stato condannato giovedì mattina dal Tribunale in composizione collegiale, a tre anni e tre mesi di reclusione più 5.000 euro di multa.
Per aver detenuto gli stessi prodotti recanti un marchio contraffatto in modo da indurre in inganno il consumatore e per aver introdotto in Italia tali prodotti chimici diversi per origine, provenienza e qualità rispetto a quelli originali, i giudici hanno dichiarato il non doversi procedere in quanto i reati sono ormai estinti per intervenuta prescrizione. Sono state altresì dichiarate improcedibili le domande di risarcimento dei danni avanzate dalle parti civili (le aziende di cui era stato utilizzato il marchio per commercializzare i pesticidi) in quanto l’imputato è stato nel frattempo dichiarato fallito.
I fatti risalgono al mese di luglio del 2004 quando i carabinieri del Nas (Nucleo antisofisticazioni e frodi) di Torino avevano effettuato un controllo a un’azienda agricola di Palazzolo Vercellese dov’erano stati trovati delle confezioni di fitofarmaci (composti chimici che hanno un ruolo determinante nell’attuale agricoltura, essendo usati per difendere le colture da parassiti, soprattutto insetti ed acari, e agenti patogeni quali batteri, virus, funghi, per controllare lo sviluppo delle piante infestanti, dei roditori e per assicurare l’ottenimento di elevati standard di qualità dei prodotti agricoli) sprovvisti dell’indicazione del produttore. Le indagini erano proseguite e in un magazzino di Villanova erano stati rinvenuti circa 60 quintali di fitofarmaci contraffatti che i carabinieri avevano indicato quali di proprietà dell’imputato.