Chiama il 118, lo salvano i carabinieri
Ci sono voluti i carabinieri, mercoledì sera, per controllare la veridicità di una richiesta di soccorso al 118 in una delle innumerevoli frazioni di Trivero, a dissipare ogni dubbio e a “convincere” alla fine la centrale operativa di Novara a inviare un’ambulanza. La telefonata al numero dell’emergenza è partita da frazione Oro dove è stato soccorso un pensionato che abita da solo in uno chalet e che era stato colpito da malore. E’ una situazione dai contorni spiacevoli, non ancora del tutto ben definiti, che coinvolge ancora una volta la base unica del 118 e che solleva ulteriori dubbi sulla scelta di accollare alla struttura il compito di gestire in modo ottimale le chiamate d’emergenza in un territorio così vasto e sconosciuto agli operatori.
Il fatto. E’ stato lo stesso pensionato, 76 anni, a provare a chiedere aiuto telefonando al 118. Ma non stava bene, faceva fatica a parlare, biascicava le parole. E il dolore al petto era sempre più intenso e preoccupante. Il centralinista di turno non ha compreso neppure il cognome di quell’uomo, che è tra l’altro uno dei più ricorrenti e noti delle nostre valli. Di sicuro un centralinista biellese lo avrebbe capito al volo. Nel dubbio, in passato, quando la centrale operativa del 118 si trovava ancora al primo piano dell’ospedale di Biella, l’ambulanza non era mai stata negata a nessuno. E frazione Oro sapevano tutti dov’era. Oggi non è più così. Prima di far partire la macchina dei soccorsi, è stato richiesto un consulto ai carabinieri con quesiti del tipo: se conoscevano quell’uomo, se in passato aveva già creato problemi, se esisteva la frazione e via discorrendo.
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