Prodotti "Made in Vigliano"
L’amministrazione comunale, attraverso l’assessorato al Turismo, guidato da Donatella Poggi, intende stimolare e dare una mano all’economia del territorio viglianese creando un marchio comune, da usare per valorizzare i prodotti coltivati o lavorati in paese.
Prodotto in Vigliano. Il marchio identificherà come prodotto in Vigliano, ad esempio, vino, salami, miele, marmellate, mostarda, ma anche prodotti tessili, scarpe, sciarpe, ecc...
Si tratterà dunque di una carta di identità che collegherà il prodotto al territorio, con la descrizione e i materiali impiegati, dove e da chi è stato lavorato. Un’apposita commissione valuterà le domande e darà il proprio parere, l’istruttoria servirà poi alla giunta comunale per concedere l’abbinamento del marchio al prodotto. Fanno parte della commissione il sindaco o un suo delegato, un rappresentante della Pro loco, un rappresentante per ognuna delle associazioni di categoria interessate ed un rappresentante della minoranza, che è Elena Anselmo della lista “Progetto Vigliano”, eletta nel consiglio comunale del 29 ottobre.
Il costo dell’operazione è di circa quattrocento euro, quello della registrazione del marchio alla Camera del Commercio. La presentazione ufficiale avverrà il 16 dicembre, in occasione della festa di Santa Lucia. Ma sta anche per aprire un nuovo negozio, vicino alla chiesa dell’Assunta, in cui verranno venduti prodotti locali, oltre a quelli con il marchio “Comune di Vigliano”.
«Il regolamento che abbiamo voluto è snello, rispetto ad esempio alle tabelle dell’Anci - spiega l’assessore Poggi - con semplici criteri di riferimento del territorio. L’importante è che venga evitata la sola vendita, ma che ci siano la produzione e la lavorazione del prodotto in loco».