L'ospedale di Biella finisce in Parlamento

L'ospedale di Biella finisce in Parlamento
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Il caso del nuovo ospedale di Biella finirà in Parlamento. Venerdì una delegazione di “Futuro e Libertà” guidata dal deputato Deodato Scanderebech e composta dai consiglieri comunali Iuri Toniazzo, Elisa Petrella, Anna Pisani, Valter Raso e da Paolo Mander si è recata in visita al cantiere. Scanderebech, dopo aver appreso delle difficoltà economiche legate al mancato trasferimento di una ventina di milioni da parte della Regione, con conseguente rischio di stop dei lavori, ha fatto sapere che presenterà una interrogazione al Ministro Balduzzi. 
«Non possiamo esimerci dal rappresentare la nostra più accesa preoccupazione per il futuro del nuovo presidio ospedaliero di Biella - dicono da Fli -. Sono l'indebitamento della Regione Piemonte, il ritardo nei trasferimenti dei fondi all'ASL di Biella e l'azzardata ipotesi, se vera, di autorizzare di fatto la spesa per somme provenienti dalla futura alienazione dell'ospedale “Degli Infermi'” a generare la preoccupazione. Nel corso della visita abbiamo avuto modo di constatare il rilento con il quale i lavori proseguono. Per fare alcuni esempi possiamo dire che nonostante la recente costruzione della struttura sia già sorta l'esigenza di dare vita ad opere di manutenzione. E ancora: i lavori per la costruzione dell’aviosuperfice destinata all'elisoccorso non sono ancora iniziati e l'ospedale non ha ancora una strada di accesso». 

«Il periodo storico - sottolinea  Scanderebech - non è di certo tra i più favorevoli; il debito pubblico, le criticità che in seno ad un’opera di così vaste proporzioni emergono di giorno in giorno mi inducono a scongiurare l'ipotesi di aver realizzato un ospedale destinato a restare incompiuta». Gli fa eco Toniazzo che dice: «Se da un lato i vertici Asl manifestano ottimismo, con i lavori che non subiranno ulteriori ritardi, vi è un aspetto che non può essere trascurato, ovvero quello dei collaudi. Per fare un esempio, il nuovo ospedale di Bergamo, finito da due anni è ancora “sotto sigilli” per il persistere di criticità che proprio i collaudi avrebbero fatto emergere». 
Gentile pronto a mobilitarsi.  Intanto venerdì sera, parlando con i dipendenti della Provincia, il sindaco di Biella, Dino Gentile, ha assicurato che il territorio biellese, dopo essersi mobilitato per ottenere la provincia a due con Vercelli, è pronto a muoversi anche per la sanità.

Enzo Panelli

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