Nonnina armata: "Per difesa"
I carabinieri di Netro le hanno trovato la pistola sul comodino, con il colpo in canna e pronta a far fuoco. In un cassetto della stessa stanza, inoltre, è stata recuperata una scatola contenente 99 cartucce integre e un bossolo. «Mi sono esercitata, altrimenti come faccio a difendermi», si è giustificata la padrona di casa, la signora Maria, 80 anni tra pochi mesi, di Donato
La pistola, una Beretta calibro 22, era del suo defunto marito. Era regolarmente denunciata. NMa come prescrive la delicata legge in materia di armi, doveva essere custodita in un armadio protetto, chiuso a doppia mandata, con una corazza d’acciaio di distanza da eventuali malintenzionati. E non sul comodinjo e per di più carica. La nonnina con la pistola è stata pertanto denunciata sia per non aver custodito a dovere la Beretta, sia per le munizioni detenute in modo illegale, sia per il reato di esplosioni peroicolose in quanto la stessa signorta Maria ha ammesso d’aver quantomeno sparato un colpo con quell’arma. Alla fine, dispiaciuta per aver causato tutto quel trambusto, la padrona di casa si è rivolta al maresciallo del comando di Netro e gli ha candidamente confessato: «Pensi che volevo comprarmene una nuova, in modo da potermi difendere meglio. Ora non so come farò senza la mia pistola...».
L’arma alla signora è stata trovata e sequestrata nell’ambito di un servizio di prevenzione e controllo disposto dai carabinieri. I militari hanno il compito di accertare se le persone che hanno denunciato il possesso di armi le conservino in modo corretto in luoghi sicuri e non ne facciano uso in modo illegale.