E' stata un'esecuzione
E’ stata un’esecuzione in piena regola. Il killer di Giovanni Vassallo si è accanito sul suo corpo. Prima di impugnare l’ascia che l’ex idraulico di Coggiola utilizzava per tagliare la legna per la stufa e finirlo con una ferocia senza senso, l’omicida lo avrebbe colpito più volte al tronco con un oggetto non ben identificato ma con estrema violenza, al punto da procurargli svariate fratture alle costole e allo sterno.
Tra i due potrebbe essere scoppiato un violento litigio culminato con la tremenda accettata in testa, all’altezza dell’orecchio sinistro, che ha letteralmente squartato il cranio del pensionato biellese di 68 anni. Ma non è neppure escluso che l’assassino possa aver agito con lucida premeditazione, pianificando nei dettagli l’agguato. Il killer ha quindi appiccato un incendio all’appartamento, in modo che in fuoco cancellasse ogni traccia del suo passaggio e di ciò che è accaduto giusto una settimana fa in quella palazzina del Villaggio Orizzonte, sulle colline di Andora, in provincia di Savona.
Mentre il giallo del delitto di Andora s’infittisce, i familiari di Giovanni Vassallo (la moglie Rosangela Motto Milanese, che vive a Coggiola, e le figlie Daniela ed Emanuela, la prima residente nello stesso paese, la seconda in Valsesia) hanno ottenuto dal magistrato il nulla osta per poter organizzare i funerali che si svolgeranno domani nella chiesa di Andora. La salma dell’ex idraulico sarà poi tumulata nel cimitero dello stesso paese della Riviera ligure, accanto alla tomba della mamma.
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