Naufragio costa: inchiesta chiusa
La Procura di Grosseto ha chiuso giovedì l’inchiesta sul naufragio della Costa Concordia, avvenuto all’Isola del Giglio lo scorso 13 gennaio. In questi giorni verranno quindi notificati agli indagati gli avvisi di chiusura indagine e verranno depositati gli atti dell’inchiesta. Gli indagati avranno venti giorni di tempo per chiedere di essere sentiti o per presentare memorie. Subito dopo la Procura deciderà se chiedere o meno il rinvio a giudizio oppure l’archiviazione. La decisione potrebbe essere presa già a fine gennaio mentre intorno ad aprile gli otto imputati compariranno davanti al giudice dell’udienza preliminare.
La tragedia della Concordia costò la vita a 36 persone tra le quali Maria D’Introno, la giovane donna di Cavaglià, 30 anni, la “sposina di Biella”, com’era stata ribattezzata in modo affettuoso quando tutti speravano di ritrovarla ancora viva. I feriti furono 157. Su quella nave viaggiavano anche più di venti biellesi. Nelle settimane scorse, la stragrande maggioranza dei parenti delle vittime avrebbero accettato i risarcimenti proposti dalla compagnia Costa. Quelli di Maria D’Introno avrebbero risposto di no all’offerta ritenendola non congrua rispetto alla terribile tragedia che hanno vissuto.
Tra gli indagati, il principale resta l’ex comandante Francesco Schettino. La notifica è stata inviata anche all’ex timoniere della Concordia ma al momento non si sa nulla perchè l’uomo, che vive vicino Giacarta, in Indonesia, non è stato ancora rintracciato. Tra gli indagati nella lista che compone l’avviso di conclusione delle indagini, c’è anche l’eroe della Concordia, Manrico Giampedroni, rimasto “ostaggio” 36 ore nel relitto mentre correva tra le cabine e il ponte per cercare passeggeri intrappolati. Per lui si ipotizza un’omessa attivazione come responsabile dell’evacuazione delle cabine e delle aree passeggeri oltre che aver permesso al capitano Francesco Schettino di fornire informazioni false ai passeggeri durante la gestione degli eventi di quella notte.
Valter Caneparo
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