A tu per tu con i ladri, notte da incubo

A tu per tu con i ladri, notte da incubo
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Si sono svegliati nel cuore della notte con i ladri in casa che stavano rovistando dappertutto alla ricerca di soldi e oggetti di valore.E’ stata una notte da incubo, quella tra venerdì e sabato, per una coppia di pensionati di Salussola. La donna s’è trovata faccia a faccia con uno di loro mentre stava scendendo al pianterreno per telefonare ai carabinieri: «Stia zitta», le ha intimato con rabbia lo sconosciuto, accento straniero, forse dell’Est Europa, prima di chiudere una dopo l’altra due porte e mettere qualche metro di distanza tra sé e la padrona di casa.

Erano in due. E non sono scappati subito: nonostante marito e moglie si fossero svegliati, hanno proseguito nella loro azione. Sono entrati nella camera da letto dove poco prima la coppia stava dormendo, hanno aperto la cassaforte dopo aver trovato la chiave in un borsello e l’hanno svuotata di tutto il contenuto, circa 500 euro in contanti oltre a numerosi oggetti preziosi di notevole valore materiale e affettivo: anelli, collier, bracciali, medagliette d’oro, che hanno inserito nella federa di un cuscino, trasformata in improvvisato sacchetto.L’auto del padrone di casa, un’Alfa 159, non sono riusciti a rubarla: «L’avevano già portata fuori dal garage - spiega il proprietario -. L’hanno parcheggiata nel cortile con il motore acceso: ancora pochi minuti e se la sarebbero filata con la mia macchina. Ho allora indossato un giaccone pesante sopra al pigiama, sono sceso in cortile e l’ho rimessa dentro...». 

I ladri, stavolta, hanno colpito in piazza Giuseppe Garibaldi, nel cuore del paese, a due passi dal municipio, in un’abitazione disposta su due piani che dall’alto della collina s’affaccia sul Cervo. C’è una sola via di fuga ed è pure stretta e difficile da percorrere ad alta velocità. Ma i ladri non ci hanno badato più di tanto. Con una sfacciataggine che sa di sfida alle forze dell’ordine, quella stradina l’hanno percorsa all’andata e al ritorno, sferrando un vero e proprio colpo basso alla comunità. L’inseguimento. Stavolta hanno però rischiato di vedersi interrompere la carriera. I carabinieri, infatti, avvertiti nel momento in cui il furto era ancora in corso, sono arrivati a tutta velocità e sono riusciti a intercettare i ladri una manciata di minuti dopo la fuga, lungo la strada che da Salussola taglia campi, risaie e piccole frazioni e conduce a Massazza. Erano in due, forse tre (uno avrebbe fatto da palo e da autista dell’auto da utilizzare per la fuga), a bordo di un’Audi rubata poche ore prima in territorio di Santhià. Il carabiniere alla guida della pattuglia ha tallonato con la maestria di un pilota l’auto in fuga, il conducente della quale, messo sotto pressione, ha perso il controllo del mezzo che è uscito di strada. Nessuno si è fatto male. I ladri sono subito scappati a piedi per i campi e hanno fatto perdere ogni traccia approfittando del buio, della nebbia e dell’effetto sorpresa.

Vino pregiato. Nel baule dell’auto, i carabinieri hanno recuperato numerose bottiglie di vino, molte delle quali pregiate e di notevole valore (come quelle di Barolo lasciato invecchiare cinquant’anni), anch’esse rubate nella cantina dei due pensionati di Salussola.
La dinamica. Per entrare i ladri hanno smontato il nottolino della serratura della porta d’ingresso. Hanno quindi cominciato a rovistare in tutte le stanze. Sono entrati anche nella camera da letto mentre i due coniugi stavano dormendo e hanno preso i pantaloni del padrone di casa (sperando forse di trovarci il portafogli che invece era in un giubbotto) e la borsa della donna dove hanno trovato chiavi di vario genere nonché quella della cassaforte che hanno poi svaligiato in un secondo momento.

La scoperta. «Mi sono svegliato  intorno alle 4 e mezza per andare in bagno - racconta il padrone di casa -. Per terra c’erano degli asciugamani e il quadro posizionato davanti alla cassaforte a muro non c’era più. Ho subito capito cosa stava succedendo. Ho svegliato mia moglie e le ho sussurrato: “Ci sono i ladri, scendi a telefonare ai carabibieri”. Nel frattempo sono uscito per rimettere in garage la macchina. A terra, sulla soglia, ho trovato una bottiglia di vino e ho così capito che i ladri avevano fatto razzia anche in cantina...».I ladri, nel frattempo, sono entrati in camera da letto, hanno svuotato la cassaforte e sono scappati dalla finestra. In cortile sono poi stati trovati una motosega e due grosse accette che i ladri non avevano fatto in tempo a caricare sulla loro auto.Poteva finire in tragedia: «E’ vero - conclude il pensionato -. Nella sfortuna d’essere stati derubati siamo stati fortunati perché non ci hanno fatto del male...».

Valter Caneparo

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