Biverbanca: Asti pigliatutto

Biverbanca: Asti pigliatutto
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 Asti pigliatutto: presidente, vicepresidente, comitato esecutivo e direzione generale. Il nuovo consiglio di amministrazione - designato venerdì scorso  a seguito della chiusura  del contratto con Mps per l’acquisizione del 60,42% di Biverbanca -  lunedì mattina ha brindato alla fine del 2012 e all’arrivo del nuovo anno con un insediamento non solo formale.

Si è proceduto alle nomine. E - come si prevedeva alla vigilia - il board della Cassa di risparmio di Asti ha riproposto a Biella il “suo” tandem di guida formato dal presidente Aldo Pia e dal  direttore generale astigiano Carlo Maria Demartini, regista dell’operazione con Siena, alla carica di vicepresidente. Direttore generale, che subentra ad Angelo Barbarulo, dirigente del “Monte”, è stato nominato Massimo Mossino, 53 anni,  attuale direttore amministrativo di CrAsti. Membri del Comitato esecutivo ancora astigiani: Giansecondo Bossi, Giorgio Galvagno, Erminio Goria ed Ercole Zuccaro. Solo il Collegio sindacale è stato confermato: presidente il commercialista ed assessore alle Finanze del comune di Biella Gabriele Mello Rella, Maurizio Amede e Roberto Comoli sindaci effettivi, Ernesto Sacchi  e Dario Piruozzolo sindaci supplenti. Nella fase contrattuale non c’è stata molta comunicazione tra Cassa di Asti, Monte dei Paschi e i soci di minoranza (Crb e Crv) interessati al progetto. Anzi, non sono mancate frizioni, soprattutto quando Biella e Vercelli si sono opposte alla cessione delle quote Bankitalia  in pancia a Biverbanca. La trattativa con Asti è stata così per forza di cose tenuta solo con un interlocutore: Montepaschi. Conseguentemente - fanno sapere fonti CrAsti - la decisione sulle cariche sociali  è stata presa singolarmente dall’azionista di maggioranza. «Ma - assicurano ad Asti - ci saranno incontri a partire dal nuovo anno per iniziare un dialogo atto a porre le condizioni per eventualmente modificare in futuro quanto deciso lunedì».

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