Avvistato Max Clerico
Dopo il tam tam su Facebook e i passaggi su alcune tivù private della cintura di Roma, anche la trasmissione “Chi l’ha visto?” si occuperà il 9 gennaio della scomparsa di Massimiliano Clerico, 35 anni, l’imprenditore e politico biellese scomparso in zona Montecitorio a Roma il 19 dicembre scorso. La madre, Maria Angela Delorenzi, ha lanciato un appello su internet e attraverso numerosi giornali online. «Aiutatemi a ritrovarlo, sono disperata, farò di tutto per ritrovare mio figlio», ha ribadito ieri a “Eco”.
La segnalazione. Intanto, nel silenzio più totale, nei giorni scorsi si è accesa una fiammella di speranza: uno dei lettori degli articoli apparsi su internet, ha segnalato d’aver visto il biellese in una stazione del Milanese. Non è difficile da notare considerato che è alto uno e 95 e di stazza notevole anche se negli ultimi sei mesi ha perso circa 35 chili di peso. «Ho subito telefonato ai carabinieri - racconta la madre -, ho chiesto se potevano recarsi sul posto e in seguito se fossero presenti delle telecamere e se era possibile visionare i filmati per capire se il tizio della segnalazione fosse realmente Massimiliano o solo uno che poteva assomigliare a lui. Ma non c’è stato verso, fino alle 16 nessuno si è mosso...».
I fatti. Finito nella bufera giudiziaria per le presunte calunnie a esponenti del Pdl, Clerico aveva trascorso 19 giorni in una cella e poi si era ritrovato sul banco degli imputati. Condannato a due anni e otto mesi, si era proclamato vittima del sistema giudiziario. In parte ne è convinto anche il suo difensore, avvocato Andrea Conz: «Sono certo che in primo grado siano stati commessi degli errori che emergeranno in appello», si limita a precisare il legale. L’appello è previsto per il mese di luglio.
La scomparsa. Nel frattempo, Clerico era stato citato nel libro della giornalista Annalisa Chirico dal titolo “Condannati preventivi” che tratta i casi di numerosi personaggi, da Enzo Tortora ad Alfonso Papa passando per Ottaviano Del Turco. Massimiliano Clerico aveva partecipato a Roma alla presentazione del libro. «In quell’occasione nessuno ha notato in Max un qualunque segnale di disagio - ribadisce la madre -. Poi si era trattenuto per partecipare tre giorni dopo a un convegno politico organizzato dai Radicali, invitato da Pannella e dalla Bonino. Ma nessuno lo ha visto...».
La lettera. Da quel giorno dell’imprenditore biellese si sono perse le tracce. Aveva con sé solo un cambio e pochi soldi, circa 500 euro. Non aveva preso né bancomat né carta di credito e il suo cellulare non dà più segni di vita dal 19 dicembre scorso.
Preoccupante la sua ultima mail scritta ad amici e giornali: «Volevo solo gridare la mia innocenza, purtroppo nessuno, tranne Annalisa Chirico, me l’ha permesso. Ai media interessano solo gesti eclatanti, proprio per questo motivo dovrò fare un gesto che non appartiene al mio stile di vita. Inevitabile per rendere pubblica una situazione di giustizia vergognosa. Ho nel frattempo inviato una lettera a Silvio Berlusconi con la quale chiedo di prendersi cura dell’unica persona a cui voglio un bene dell’anima. Gli Italiani amano il loro paese, il loro paese dimostra quotidianamente di non amare il suo popolo».
Valter Caneparo