Guardia armata dopo le 5 rapine

Guardia armata dopo le 5 rapine
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Le telecamere erano già in funzione ma non sono bastate a impedire la quinta rapina in poco meno di quattro mesi ai danni del supermercato Unes di Dorzano che si affaccia lungo la Biella-Santhià. Anche sabato mattina un bandito solitario armato di pistola e con il volto coperto da un passamontagna, ha atteso l’apertura del supermercato ed è quindi entrato in azione. E’ un flashback, un salto all’indietro ancora una volta, la visualizzazione di un evento già accaduto e vissuto.

I fatti. Dopo aver varcato la porta d’ingresso, il rapinatore si è diretto verso il direttore e gli ha puntato contro la pistola costringendolo ad aprire la cassaforte che conteneva circa diecimila euro in contanti. Proprio in quel momento una dipendente si è accorta di quello che stava succedendo e ha dato l’allarme ai carabinieri. E’ la prima volta che le forze dell’ordine vengono informate in diretta,  mentre il colpo è ancora in corso. Ma prima dell’arrivo delle pattuglie, il bandito ha fatto ancora in tempo a inserire in un sacchetto le banconote e a darsela a gambe levate a piedi in direzione dell’abitato di Dorzano. I carabinieri si sono subito messi sulle sue tracce, ma per il momento non ci sono novità in merito alle indagini.
Il direttore. Rispettando la consegna del silenzio in merito alla dinamica dell’ennesima rapina, il direttore dell’Unes, Davide Pattaro, 33 anni, non aggiunge altro rispetto a quanto è trapelato. Intende però approfittarne per annunciare un cambiamento radicale a partire da subito in merito ai sistemi di sicurezza: «Da lunedì mattina (oggi, ndr) sarà presente ogni giorno, dal mattino alla sera, una guardia giurata armata - annuncia, con il tono di voce che lascia trasparire l’amarezza della brutta esperienza da poco vissuta -. Da giovedì verrà inoltre attivata la cassa continua in modo che avremo più disponibilità di contanti in cassaforte, al contrario di  com’è invece accaduto sinora. Per quanto riguarda le telecamere, infine, sono già state attivate, ma nel caso specifico non so se le immagini potranno servire agli investigatori dei carabinieri in quanto il bandito indossava un cappuccio...».

Valter Caneparo

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