Furti, Ponderano preso di mira
Via Antonio Gramsci presa di mira dai ladri. A denunciarlo, alcuni residenti, che parlano di quasi una decina di colpi messi a segno in diversi appartamenti nelle ultime due settimane. Soldi, gioielli e piccole suppellettili gli obiettivi. Secondo un testimone la maggior parte dei furti sarebbe avvenuta intorno alle ore 19, sempre in appartamenti vuoti. Da qui alcune segnalazioni di una vettura di grossa cilindrata (forse una “Mercedes”) che stazionerebbe nei paraggi, per controllare entrata e uscita dei residenti. Su tutto questo stanno indagando gli uomini della Questura di Biella, che hanno in mano due denuncie, ma a cui risultano effettivamente altri colpi messi a segno.
«Ho appreso la notizia dai giornalisti - spiega il “primo cittadino” Franco Vallivero -. Nessuno mi ha detto niente. E mi dispiace. L’avessi saputo subito, magari, avrei potuto sollecitare qualche intervento da parte delle forze di polizia e dei carabinieri. Da sempre sono in contatto con loro. Appena saputo di via Gramsci, ho contattato il maresciallo Migliaccio. Credo siano altri i paesi del Biellese esposti a problemi di questo tipo. Il che non vuol dire che bisogna abbassare la guardia. Il mio consiglio, sempre, è di contattare il servizio del “112” o del “113” di fronte a casi sospetti. Senza creare allarmismo, ma affidandosi a dei professionisti. Soprattutto per la popolazione anziana». Ponderano, comunque, sarebbe un paese tranquillo, da sempre. «Assolutamente sì - sostiene Vallivero -. Non voglio sminuire questi ultimi casi. Emergenze furti, però, qui, non ne abbiamo mai avute».
Il Comune ha due vigili urbani, stimati e soprattutto altamente qualificati, che in passato hanno realizzato importanti progetti di prevenzione e di sicurezza, oltre a vere operazioni di polizia. «Peccato che non possano fare un’ora di straordinario, pur volendole fare - spiega Vallivero -. Il “progetto obiettivo” ci è stato infatti bloccato per legge, dallo Stato. Dobbiamo infatti contenere i costi del personale. Volessi aiutare cittadini e polizia, non posso neanche chiedere agli agenti di dare un’occhiata in più...».
Paolo La Bua