Gentile-Barazzotto: subito scintille

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Il sindaco: buchi di bilancio. L'ex: ti sfido a dimostrarlo

(30 giu) Subito scintille sui conti del Comune a Palazzo Oropa per l’insediamento del sindaco di centrodestra Dino Gentile, 52 anni, preside, eletto con il 51,7% delle preferenze al primo turno l’8 giugno scorso. Oggi pomeriggio il primo cittadino ha chiesto la fiducia del consiglio conmunale che si è insediato con due assenti, tutti del Pdl (Paolo Robazza ed Enrico Gremmo) e dopo aver eletto il presidente dell’assemblea, Silvano Rey, leghista (22 voti favorevoli, 16 contrari, una nulla) e il vice Fabrizio Merlo, Pd (36 i voti favorevoli, 1 voto a Barazzotto e 2 bianche).  

Gentile-Barazzotto
subito scintille

Il sindaco: buchi di bilancio. L'ex: ti sfido a dimostrarlo

Subito scintille a Palazzo Oropa per l’insediamento del sindaco di centrodestra Dino Gentile, 52 anni, preside, eletto con il 51,7% delle preferenze al primo turno l’8 giugno scorso. Oggi pomeriggio il primo cittadino ha chiesto la fiducia del consiglio conmunale che si è insediato con due assenti, tutti del Pdl (Paolo Robazza ed Enrico Gremmo) e dopo aver eletto il presidente dell’assemblea, Silvano Rey, leghista (22 voti favorevoli, 16 contrari, una nulla) e il vice Fabrizio Merlo, Pd (36 i voti favorevoli, 1 voto a Barazzotto e 2 bianche). Gentile ha spiegato il suo programma ribadendo che punta su infrastrutture, marketing territoriale e politiche fiscali favorevoli per battere la crisi e attrarre imprese. «Voglio - ha aggiunto - dare una nuova immagine della città con piazze-agorà, due grossi parcheggi ai Rivetti e in piazzale De Agostini e risolvendo il nodo dell’attraversamento di via La Marmora. Realizzeremo anche la tangenziale del Piazzo». Il sindaco ha fatto intuire la revisione a 360° delle azioni culturali. Insomma, «un rilancio della politica del fare che tuttavia - aveva annunciato già lunedì - rischia di essere frenata dai “buchi” di bilancio lasciati dall’amministrazione Barazzotto». E proprio l’ex sindaco, che è stato designato capogruppo del Pd, si è lanciato in una precisa contestazione delle affernazioni sui bilanci, ribadendo «che i 3,5 milioni che mancano all’appello sono quelli che il Governo deve versare sin dal 2008 per le mancate entrate dell’Ici o sui trasferimenti 2009. Nessun “buco”, anzi mi vanto di aver consegnato un bilancio con 5 milioni di riduzione del debito». Barazzotto, tra il serio e il faceto, ha contestato punto su punto gli argomenti programmatici del sindaco annunciando tre richieste: la prima riguarda la certificazione della bontà del "suo" bilancio da parte del direttore generale, dei dirigenti degli uffici finanziari e dei revisori dei conti; la seconda l'ha avanzata direttamente all'assessore alle Finanze, partecipate ed urbanistica Gabriele Mello Rella - che ha indicato  «come il vero sindaco ombra della città» - affinché «sciolga tutti i dubbi di incompatibilità circa le deleghe affidategli»; la terza sulla biblioteca nell'ex Upim: «Dovrete spiegare alla città perché si tratta di un'operazione antieconomica e perché ritardate il perfezionamento del contratto di acquisto». La replica del sindaco e il voto è prevista nella tarda serata. 

30 giugno 2009

 

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