Treni, a Torino in un'ora

Treni, a Torino in un'ora
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Per una volta fare lobby ha portato i suoi frutti. Il Biellese si è presentato unito in Regione per la riunione specifica convocata per discutere dei problemi delle linee Biella-Torino e Biella-Milano e ha portato a casa un risultato. Il grande merito va dato all’associazione pendolari che a forza di insistere è riuscito a fare fronte comune, “conquistando” anche il prefetto Demetrio Missineo, attento sin dal primo giorno alle problematiche infrastrutturali del territorio. L’annuncio è arrivato come un fulmine a ciel sereno al termine dell’incontro di venerdì scorso direttamente per bocca dell’assessore regionale Barbara Bonino: «Dal 5 marzo i pendolari biellesi avranno la possibilità di recarsi a Torino in appena un’ora: è l’ennesimo risultato positivo ottenuto dall’Osservatorio sul Trasporto pubblico locale grazie al lavoro condiviso con enti locali e associazioni pendolari. Siamo riusciti a velocizzare le tratte delle 7 e delle 7.20 eliminando alcune fermate a bassissima frequenza di utenti. La riprogrammazione del percorso e degli orari ci ha consentito inoltre di risolvere i problemi di coincidenze con il Torino-Milano registrati in questi due mesi».

Ora il lavoro su Milano.  Raggiunto un positivo risultato su Torino, i pendolari e le istituzioni si sono messi subito al lavoro per cercare di trovare una soluzione più funzionale per il diretto che collega Biella a Milano. Le ultime statistiche, secondo l’assessore provinciale Luca Castagnetti, sono in miglioramento «con 25 utenti in partenza al mattino dalla stazione San Paolo, e diversi altri che salgono a Cossato e raggiungono Milano». Numeri ancora bassi, però, ma che potrebbero migliorare se si procederà come sulla Biella-Santhià. «Ci siamo resi disponibili - racconta ancora Castagnetti - a eliminare le fermate intermedie del Biellese, lasciando solamente quelle di Cossato. Questo ci consentirebbe un risparmio di tempo di dodici minuti. Abbiamo chiesto che anche i novaresi facciano lo stesso, ma lì le resistenze sono maggiori. L’utilizzo delle piccole stazioni per loro è strategico visto che il treno viene utilizzato da un gran numero di studenti. Bisognerà capire se sarà possibile creare una serie di alternative su gomma come abbiamo fatto noi nel Biellese oppure no. Vedremo nei prossimi incontri». L’idea è quella di arrivare a risparmiare con il diretto Biella-Milano almeno 25 minuti. «Questo tempo ci potrebbe consentire - aggiunge ancora Castagnetti - di partire alle 6,40 invece che alle 6,20 come accade oggi. Così facendo il treno diventerebbe davvero competitivo con il pullman  e potremmo pensare di catturare gli utenti di Atap, andando a liberare la corsa per Milano col bus che ci porta via parecchi chilometri». Nel frattempo, però, sulla linea Biella-Milano saranno ripristinate fino a giugno le fermate di Sillavengo, Nibbia e Casaleggio. Sarà contestualmente studiata una riprogrammazione con le Province di Novara e di Biella che punterà sull'integrazione tra ferro e gomma.

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