Domani giunta al Villaggio

Domani giunta al Villaggio
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 La giunta comunale di Biella, dopo tre anni circa dall’elezione, ha iniziato con il 2012 il suo tour nei quartieri per discutere con i cittadini le problematiche inerenti le varie zone del territorio della città. Il primo appuntamento è stato a Chiavazza, il secondo ci sarà giovedì prossimo, alle 20,30 nel salone parrocchiale di via Dorzano al Villaggio La Marmora. Ben vengano gli incontri partecipati con i cittadini, ma Roberto Pietrobon e Tony Filoni non ci stanno e giudicano «propagandistica» questa agenda. Mettendola poi sul piano economico e attaccando, con una interrogazione, l’amministrazione. Sul banco degli imputati sale infatti la modalità di convoca degli utenti, giudicata assai onerosa. Ma cosa succede?

I costi.  Nell’interrogazione presentata da Pietrobon si legge: «Dopo l’incontro di gennaio nel quartiere di Chiavazza, il 23 febbraio si svolgerà quello al Villaggio La Marmora. Le due assemblee sono state convocate attraverso l’invio di una lettera nominale a tutti i capifamiglia al costo unitario di 0,60 euro. Una forzatura eccessiva se si pensa che, sempre a Chiavazza, nell’anno 2010 si è attivato il servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta senza per altro comunicare con lettera personalizzata (ovvero senza costi aggiuntivi da parte dell’Amministrazione comunale) tale provvedimento che incide sensibilmente nella vita quotidiana dei cittadini e delle cittadine di Biella».

L’interrogazione. Fatte queste premesse Pietrobon interroga sindaco e assessore competente per sapere «se l’amministrazione comunale intenda avvalersi della stessa modalità utilizzata per Chiavazza e Villaggio La Marmora per le future assemblee di quartiere con un esborso previsto di 12mila euro, ovvero 0,60 euro per i circa 20mila capifamiglia della Città di Biella». Poi domanda «se dopo tre anni dall’insediamento questa prima tornata assembleare vedrà anche il coinvolgimento della minoranza consigliare o/e una relazione periodica e tempestiva al Consiglio comunale dei bisogni, delle segnalazioni e delle sollecitazioni emerse nelle rispettive assemblee da parte dei nostri concittadini e se, di contro,  non sia da ritenersi un costosissimo spot ad uso e consumo della Giunta a spese dell’intera collettività».

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